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Occupati e disoccupati Marzo 2023

Un andamento dell’occupazione sospeso in attesa delle negative regole sul lavoro precario

Dati provvisori ISTAT su prezzi al consumo Aprile 2023

Sulla base dei dati provvisori Istat relativi ai prezzi al consumo di Aprile 2023, l’inflazione riprende consistentemente a crescere (+0,5% su base mensile) ritornando, su base annua, allo 8,3%.
Si tratta sicuramente di una battuta di arresto, ma sarà bene verificare, nei prossimi mesi, se l’evento è temporaneo o se l’inflazione continuerà

Benessere equo e sostenibile, tutti i ritardi dell'Italia

La definizione di sviluppo, legata al concetto di Benessere equo e sostenibile, e non solo alle quantità di crescita economica, rappresenta una fotografia più vera dello stato della società italiana. I dati del 2022 indicano che i livelli e le condizioni di benessere in Italia devono decisamente aumentare ed essere più e meglio distribuite per territorio, genere, età.

Articolo di Fulvio Fammoni, pubblicato su Collettiva.it.

Commento dati ISTAT Commercio al dettaglio Febbraio 2023

A febbraio 2023, rispetto al mese precedente, si registra un calo delle vendite mensili non solo in volume (-0,9%) come in alcuni mesi precedenti, ma anche in valore (-0,1%). Sono in diminuzione particolarmente le vendite di beni alimentari (-0,3% in valore e -1,8% in volume).

Su base annuale, la forbice tra il valore delle vendite (+5,8%) e la quantità di acquisti (-3,5%) si amplia, e anche in questo caso –in modo maggiore- per gli alimentari (+7,9% in valore e -4,9% in volume).

Sono effetti legati a diversi fattori fra cui, certamente, il maggiore è l’alta inflazione. Le vendite in valore –infatti- aumentano per l’alzarsi dei prezzi, mentre la quantità di acquisti cala proprio per lo stesso motivo; nonostante la scelta di maggiori acquisti nei discount dove spesso i prezzi sono più bassi.

Dati ISTAT su prezzi al consumo MARZO 2023

L’andamento inflattivo a Marzo 2023 si attesta al +7,7% su base annua. In calo rispetto al mese precedente (+9,1%) ma ancora troppo alto per le famiglie italiane e nel confronto con il livello medio dell’area Euro che a marzo registra un +6,9%.

Commento dati Istat occupati e disoccupati - febbraio 2023

I dati Istat relativi a occupati e disoccupati confermano a febbraio 2023 l’andamento stazionario dell’occupazione in Italia. Gli occupati dipendenti calano di -6mila unità mentre aumentano di +16mila gli indipendenti. Un andamento ormai da molti anni ancorato alla quantità di 23 milioni di occupati, come nel 2008, con scarse oscillazioni se non in caso di forti crisi economiche o per ultima la pandemia.

Si confermano, purtroppo, i problemi storici del nostro mercato del lavoro. A febbraio, torna consistentemente a calare l’occupazione femminile (-44mila occupate). I dipendenti a termine restano sempre intorno ai 3 milioni (2.972.000), così come gli inattivi restano (12.600 circa) la quantità più alta a livello europeo.

Dimissioni e licenziamenti: un aumento rilevante

Articolo di Fulvio Fammoni e Nicolò Giangrande pubblicato sul sito Collettiva.it.

 

Commento ai Istat sui prezzi al consumo - febbraio 2023

L’inflazione di febbraio si attesta al 9,2% (contro il 10% di gennaio). Si parla, sulla base di questi dati, di un rapido rallentamento del meccanismo inflattivo, affermazione statisticamente vera, ma nella realtà, per le persone si conferma un’inflazione molto alta ed aumenti ancora superiori sui prodotti che riguardano maggiormente le famiglie meno abbienti. 

Commento ai dati Istat “Occupati e Disoccupati Gennaio 2023”

A gennaio 2023 l’occupazione cresce leggermente e, fortunatamente, riguarda in modo quasi esclusivo, quella femminile.

Il tasso di occupazione sale al 60,8% (51,9% per le donne, ancora di oltre 17 punti inferiore a quella degli uomini) e il numero totale degli occupati torna a superare 23 milioni e 300 mila unità.

Tutto bene, dunque? Non proprio.

Dati ISTAT su prezzi al consumo Gennaio 2023

Anche a Gennaio 2023, nonostante il calo dei prezzi energetici, l’inflazione non scende sotto il 10% su base annua.

Per il 2023 il livello già attualmente acquisito è del +5,2%; è prevedibile quindi per fine anno un livello di inflazione medio attorno almeno al 6%. Il rallentamento rispetto al 2022, come detto, è legato al calo dei prodotti energetici, ma in buona parte compensato dall’aumento degli alimenti lavorati, dai costi per l’abitazione e dall’aumento dei prezzi degli acquisti a più alta frequenza.

Commento a Istat Occupati e Disoccupati Dicembre 2022

Anche nel mese di dicembre il mercato del lavoro italiano è sostanzialmente stazionario: nello scorso mese gli occupati sono cresciuti di +37mila unità mentre a novembre erano calati di -25mila. 

Il 2022 continua dunque a vederci, con poco più del 60%, nella fascia più bassa del tasso di occupazione europeo; circa 10 punti in meno della media della UE a 27.

Commento a Istat Occupati e Disoccupati Novembre 2022

A novembre 2022 gli occupati tornano a calare (-27mila) così come il tasso di occupazione (60,3%).

SI conferma –dunque- che per commentare l’andamento dell’occupazione è bene evitare toni trionfalistici ad ogni piccolo picco, così come il contrario durante le flessioni come in questo mese. La realtà è che l’andamento dell’occupazione italiana è stazionario e che restiamo stabilmente nella fascia più bassa del tasso di occupazione europeo.

Commento dati ISTAT prospettive per l’economia italiana 2022-2023 (dicembre 2022)

L’analisi Istat sulle prospettive per l’economia italiana conferma per il 2023 un rallentamento notevole della dinamica del Pil italiano (dal +3,9% del 2022 al +0,4% del 2023). E’ uno scenario che però si basa su ipotesi favorevoli relative sia al percorso di riduzione dei prezzi che sulla completa attuazione degli investimenti pubblici previsti per il prossimo anno ed i possibili problemi sono molti. La completa attuazione del piano di investimenti pubblici, di cui il PNRR è parte essenziale, è attualmente in difficoltà per i ritardi che sta accumulando. Le tendenze sull’inflazione indicano per il 2023 un indice in media superiore al 5%. Per gli investimenti -inoltre- occorrerà verificare l’impatto delle nuove misure decise per il settore edile e se il buon andamento in impianti e macchinari del 2022 si confermerà o meno.

Commento dati ISTAT Occupati e disoccupati

L’aumento degli occupati di ottobre (+82mila) porta in sostanziale parità (-4mila) il confronto tra il trimestre agosto/ottobre 2022 e quello precedente.

Il tasso di occupazione conseguentemente sale al 60,5%, il dato più alto per le serie storiche italiane ma che continua a vederci, come negli anni precedenti, di circa 10 punti sotto la media europea, anche di paesi con una disoccupazione più alta della nostra e che, per quota prevalente, è dovuto alla diminuzione delle persone in età da lavoro.

Commento dati ISTAT su prezzi al consumo novembre 2022

A novembre i prezzi al consumo confermano un aumento dell’11,8% su base annua, un livello raggiunto solo 40 anni fa.  L’inflazione non solo non arretra, ma continua ad aumentare in controtendenza con l’andamento europeo che nello stesso mese cala al 10%. 

"117mila lavoratori dipendenti in meno in un solo mese", commento ai dati ISTAT su Occupati e Disoccupati (Agosto 2022)

Per il secondo mese consecutivo l’occupazione cala, in agosto però in numero molto preoccupante.

Il dato complessivo di -74mila occupati è il risultato di una crescita di +42mila indipendenti e di un crollo di ben -117mila lavoratori dipendenti, di cui l’81% a tempo indeterminato (-95mila). L’occupazione totale resta ancora di poco sopra i 23 milioni e quella dei dipendenti i 18 milioni; ma con queste tendenze potremmo tornare già dal mese prossimo sotto questi livelli e il futuro trimestre luglio-settembre potrebbe, dopo molto tempo, avere segno negativo.

Rispetto a febbraio 2020 gli occupati sono infatti solo 56mila in più ma rispetto sempre ad allora la quota di precari è cresciuta dal 16,5% al 17,2% (+0,7 p.p.).

Commento Nota trimestrale tendenze occupazione - II° trim. 2022

Una parte dei dati della rilevazione trimestrale sul mercato del lavoro erano già noti. Il confronto viene effettuato con il I° trimestre di quest’anno e con l’analogo trimestre del 2021.
 

L’occupazione cala e si rafforzano tendenze negative del MdL italiano - Istat Occupati e Disoccupati Luglio 2022

 

A luglio 2022 diminuisce il numero totale degli occupati. Il calo non è grande (-22 mila persone) ma significativo in un mese in cui la forte attività stagionale dovrebbe produrre un aumento degli occupati.

Normalmente i dati dei mesi estivi sono positivi se alla crescita dei lavoratori stagionali non si contrappone un calo dei dipendenti stabili, cosa che invece è accaduta ed è alla base di questo risultato negativo.

I dipendenti permanenti calano infatti di -24 mila unità, mentre quelli a termine aumentano di +13 mila. E anche gli indipendenti calano di -11 mila.

Forza e rappresentanza: l'importanza dell'unità sindacale

Cinquant'anni fa il momento più alto con la Federazione tra Cgil, Cisl e Uil. Un'esperienza fondamentale anche per oggi quando esistono diversità tra le diverse organizzazioni.

Articolo di Fulvio Fammoni pubblicato su Collettiva.

Mercato del lavoro, i cattivi segnali e il ritorno dei licenziamenti

L’occupazione torna sotto la soglia dei 23 milioni con un calo nel mese attuale rispetto ad aprile di -49 mila occupati.
Il calo fra i dipendenti permanenti è particolarmente preoccupante solo in parte compensato da una crescita degli indipendenti e con l’aumento di altre +14 mila unità fra i dipendenti a termine, con l’ennesimo record negativo arrivato a 3 milioni e 176 mila occupati precari.
I dati non consentono ancora una più dettagliata analisi, ad esempio quanto della crescita degli indipendenti può essere assimilata alla precarietà e il numero dei part-time, nel primo trimestre sempre molto alto anche fra i tempi determinati.

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