Salta al contenuto principale
Il reale stato dell’occupazione italiana

Nel mese di ottobre 2022 il numero di occupati e il tasso di occupazione sono i più alti mai registrati in Italia dall’inizio della serie storica Istat con 23 milioni 231 mila occupati e il 60,5% di tasso di occupazione. Si tratta di un dato mensile e non della media annuale che verificheremo con i dati di fine anno. 
E’ sempre un bene quando l’occupazione aumenta ma la situazione è davvero così rosea come i commenti quasi univoci e spesso trionfalistici hanno evidenziato?

Commento Nota trimestrale tendenze occupazione - II° trim. 2022

Una parte dei dati della rilevazione trimestrale sul mercato del lavoro erano già noti. Il confronto viene effettuato con il I° trimestre di quest’anno e con l’analogo trimestre del 2021.
 

Istat Occupati e Disoccupati Febbraio 2022

In un anno l’aumento dell’occupazione dipendente è per l’82% precaria, i contratti a termine raggiungono la quota numerica più alta dal 1987

La ripresa è maxi ma i contratti sono mini

«Questi dati ci parlano di un turnover frenetico, di durate molto corte dei contratti, di salari bassi, ma anche del modello produttivo del Paese», dice il presidente della Fondazione Di Vittorio, Fulvio Fammoni, nell'articolo di Valentina Conte pubblicato nell'inserto "Il Venerdì di Repubblica" del giorno 8 ottobre 2021.

Commento dati ISTAT su occupati e disoccupati maggio 2021

Occupazione: una crescita molto lenta e totalmente precaria.

I dati Istat di maggio relativi a occupati e disoccupati confermano, nonostante la parziale ripresa del Pil in atto, non solo una crescita lentissima dell’occupazione, ma la sua pressoché totale precarizzazione.

Report sulla precarietà occupazionale e il disagio salariale

In questa ricerca affrontiamo la questione occupazionale e salariale in Italia dal 2008 al 2020, e dove possibile anche per i primi mesi del 2021, verificando le dinamiche relative alle tipologie precarie dell’occupazione e del disagio salariale, in particolare nella dimensione contrattuale dei rapporti di lavoro non-standard.

Vita da artisti

Vita da artisti
Ricerca nazionale sulle condizioni di vita e di lavoro dei professionisti dello spettacolo

La ricerca, dedicata a Davide Imola, dirigente Cgil, è stata realizzata dalla Fondazione Di Vittorio con il contributo e il supporto della SLC-Cgil.
Il rapporto di ricerca è a cura di Daniele Di Nunzio, Giuliano Ferrucci e Emanuele Toscano.

scarica il rapporto

"Vita da artisti" - Presentazione dei dati della prima indagine sugli artisti italiani

"Vita da artisti" - Presentazione dei dati della prima indagine sugli artisti italiani.

Concentrati soprattutto nelle grandi città (Roma 22,8%, Milano 12,3%, Torino 6,7%, Napoli 5,1%), gli artisti in Italia per poter lavorare devono essere disposti ad accettare qualsiasi condizione di lavoro gli venga proposta.

Lo dichiara il 95% dei professionisti dello spettacolo che hanno partecipato all’indagine "Vita da artisti" che sarà presentata a Roma, il 4 Maggio alle ore 10, presso il Teatro Sala 1 (Piazza di Porta San Giovanni 10).

Chi sono? Quanti anni hanno? Quanto guadagnano? Come lavorano e come vivono attori, cantanti, musicisti, danzatori, registi e sceneggiatori in Italia?

Rassegna stampa del 19 e 20 novembre 2016

Rassegna stampa del 19 e 20 novembre 2016 a cura di Antonia Marraffa

Una lettura ragionata dei dati INPS sulle assunzioni: aggiornamento ai primi 9 mesi del 2016
Indagine FDV a cura di L. Birindelli.

Rassegna stampa del 24 settembre 2016

Rassegna online del 24 settembre 2016
Una lettura ragionata dei dati INPS sulle assunzioni: aggiornamento ai primi 7 mesi del 2016
Indagine FDV - L. Birindelli (a cura di)

Una lettura ragionata dei dati INPS sulle assunzioni: aggiornamento ai primi 7 mesi del 2016

Lavoro: FDV Cgil, nei primi sette mesi 2016 assunzioni a termine pari 71% totale

Crollano assunzioni a tempo indeterminato, boom voucher

Roma, 24 settembre - Nel settore privato, nei primi sette mesi del 2016, le assunzioni a tempo indeterminato sono state 744 mila. 379 mila in meno ( - 33,7%) rispetto allo stesso periodo del 2015 e inferiori anche rispetto allo stesso periodo del 2014 e 2013.

Le assunzioni a termine, nei primi sette mesi del 2016, sono state, invece, circa 2,1 milioni e rappresentano ben il 71% dei nuovi rapporti di lavoro.  

Sempre nei primi sette mesi del 2016, sono stati acquistati in Italia quasi 85 milioni di voucher, con un incremento rilevante rispetto allo stesso periodo del 2015 (61,9 milioni) e del 2014 (35,8).

“STAINONDA” Spegni la precarietà

STAINONDA Spegni la precarietà

Una ricerca sul lavoro a termine, autonomo, discontinuo, precario…
nelle radio e TV

di Daniele Di Nunzio e Emanuele Toscano

Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia – I trimestre 2014
Disagio e sofferenza nel mercato del lavoro: una stima al primo trimestre 2014
L’obiettivo in questa sede è proporre una stima complessiva del numero di persone under 65
costrette fuori dal mondo del lavoro (area della sofferenza) oppure intrappolate (perché l’orizzonte
temporale del rapporto di lavoro è limitato oppure perché il lavoro è a tempo parziale) in forme di
01/2012 Young workers and precarious work in Italy: impact of flexibilization on working conditions

Working Conditions Surveys (WCS): Convergences and Divergences
Seminar organisedby the European Trade Union Institute (ETUI)
26-27 March 2012
International Trade Union House  Auditorium, Brussels

 
Iscriviti a lavoro precario