Fiducia economica delle famiglie e delle imprese.
2° Trimestre 2016
Speciale: Gli italiani e l'Europa
Indagine realizzata da Tecnè e FDV
in allegato la Dichiarazione di Susanna Camusso
Fiducia economica delle famiglie e delle imprese.
2° Trimestre 2016
Speciale: Gli italiani e l'Europa
Indagine realizzata da Tecnè e FDV
in allegato la Dichiarazione di Susanna Camusso
Commento ai dati Istat del Presidente della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Fulvio Fammoni.
Il commento dei dati Istat di aprile su occupati e disoccupati è stato generalmente positivo anche riguardo all’aumento della disoccupazione, legandolo al calo dell’inattività e quindi al fatto che si rimetta in gioco una parte di popolazione scoraggiata nella ricerca attiva di lavoro.
Non è pero sempre così: spesso si danno giudizi analogalmente positivi quando la disoccupazione cala, ma è chiaramente visibile un effetto di travaso verso l’inattività. Occorre allora, anche per la dimensione del fenomeno in Italia, utilizzare un metro di giudizio che –per coerenza- sia sempre valido rispetto alla lettura dei dati.
Vediamo alcuni indicatori per capire meglio il fenomeno.
Rassegna stampa online relativa all’indagine "FIDUCIA ECONOMICA DELLE FAMIGLIE E DELLE IMPRESE", realizzata dalla Fondazione Di Vittorio e Tecnè.
FIDUCIA ECONOMICA DELLE FAMIGLIE E DELLE IMPRESE
Pubblicata l’indagine sulla fiducia economica delle famiglie e delle imprese, realizzata dalla Fondazione Di Vittorio e Tecnè, che analizza i giudizi sulla congiuntura dell’Italia e delle specifiche unità socioeconomiche, oltre alle
attese sull’occupazione nel breve periodo (i successivi 3 mesi).
Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia – novembre 2015
(a cura dell’osservatorio sul mercato del lavoro – Fondazione Di Vittorio - CGIL)
La Fondazione Di Vittorio, nel quadro delle attività di monitoraggio del mercato del lavoro, offre una lettura periodica delle statistiche ufficiali su disoccupazione e inattività. Questo numero è dedicato all’analisi del primo semestre 2015 (gennaio-giugno), periodo durante il quale ha avuto piena attuazione il provvedimento di legge che prevede per tre anni l’esonero dei contributi a carico del datore di lavoro che assume a tempo indeterminato.
rapporto in allegato
Come cambiano i lavori
Martedì 27 ottobre 2015, dalle ore 10,00 alle ore 14,00, presso la Sala Santi, Cgil, presentazione e discussione del World Employment and Social Outlook 2015 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro.
Introduce i lavori Fulvio Fammoni, Presidente Fondazione Di Vittorio.
Presentazione del Rapporto a cura di Raymond Torres, Direttore Dipartimento Ricerche ILO.
Partecipano ai lavori: Francesca Della Ratta, ricercatrice Istat, Philippe Pochet, Direttore Generale Etui, Gianni Rosas, Direttore ILO Roma.
Ne discutuno: Guglielmo Loy, Segretario confederale Uil, Gigi Petteni, Segretario confederale Cisl e Serena Sorrentino, Segretario confederale Cgil.
Commento ai dati Istat sull’occupazione relativi al mese di luglio e al secondo trimestre 2015 (Settembre 2015) Riportiamo di seguito alcuni approfondimenti relativi agli ultimi dati Istat relativi all’occupazione anche in confronto con la realtà europea. La rilevazione mensile è basata su dati congiunturali provvisori che, sebbene destagionalizzati, sono per loro natura instabili e soggetti a variazioni rilevanti anche nel breve periodo, come insegna peraltro l’esperienza recente; per questo centriamo il nostro approfondimento sui dati del II° trimestre 2015, peraltro basato su un campione più ampio di quello mensile.
Lavoro: ABT Cgil, Italia maglia nera in Europa per inattivi
I due terzi di inattivi, nelle forze di lavoro potenziali, si dichiarano disoccupati: sono oltre 2 mln
Crisi: ABT Cgil, 9,41 mln. lavoratori in sofferenza e disagio occupazionale
Il dato del terzo trimestre 2014 è il più alto dal 2007 rispetto al terzo trimestre di ogni anno
Roma, 27 gennaio - Sono 9milioni e 410mila le persone in grave difficoltà per la mancanza di lavoro o per la precarietà di una posizione lavorativa non scelta ma subita. Si tratta del dato più alto dal 2007 ad oggi riferito al terzo trimestre di ogni anno. E’ quanto emerge dal rapporto periodico “Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia - gennaio 2015” a cura dell’osservatorio del mercato del lavoro dell’Associazione Bruno Trentin, relativo al terzo trimestre 2014.
Comunicato stampa
Roma, 30/10/2014
Sono oltre 9,5 milioni (9.541mila) le persone in grave difficoltà per la mancanza di lavoro o per la precarietà di una posizione lavorativa non scelta ma subita.
Si tratta del dato semestrale più alto dal 2007 ad oggi.
Solo negli ultimi 12 mesi, nell’area del disagio e della sofferenza occupazionale si è riscontrato un incremento del 5,4% (equivalente a +490 mila unità) mentre rispetto al primo semestre 2007 l’aumento è del 67,3% (+ 3 milioni e 839 persone).
Rassegna stampa relativa alla pubblicazione del Rapporto dell'Associazione Bruno Trentin:
L’anomalia del tasso di occupazione italiano, a cura di Lorenzo Birindelli
Rassegna in allegato
Lavoro: ABT Cgil, uno su due lavora, peggio di noi solo la Grecia
Italia penultima in Eurozona per occupati (48,7%), anomalia frutto altissimo tasso inattività
Roma, 28 luglio – Meno di un italiano su due in età da lavoro ha un impiego. Il nostro Paese, infatti, ha un tasso di occupazione del 48,7%, superiore solo a quello della Grecia, dove però il tasso di disoccupazione supera il 25%, è si colloca al penultimo posto nell’Eurozona. E’ quanto rileva uno studio dell’Associazione Bruno Trentin della Cgil realizzato elaborando i dati dell’Istat tratti dalla ‘Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro’.
L’Associazione Bruno Trentin, nel quadro delle attività di monitoraggio del mercato del lavoro, offre una lettura periodica delle statistiche ufficiali su disoccupazione e inattività. Il presente rapporto illustra in estrema sintesi la posizione dell’Italia nel contesto europeo alla luce dei dati congiunturali più recenti (fino a ottobre 2013) e di alcuni indicatori aggiornati al 2012.
(A cura di Giuliano Ferrucci)
Rassegna stampa del 30 ottobre 2013 sulla pubblicazione della ricerca Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia - Il primo semestre 2013, a cura dell'osservatorio sul mercato del lavoro - Associazione Bruno Trentin-Isf-Ires.
L’Associazione Bruno Trentin, nel quadro delle attività di monitoraggio del mercato del lavoro, offre una lettura periodica delle statistiche ufficiali su disoccupazione e inattività. Il presente rapporto di ricerca aggiorna al primo semestre 2013 (gennaio-giugno, dati non destagionalizzati) le statistiche sulla sofferenza e sul disagio in ambito lavorativo: si tratta della media dei primi due trimestri dell’anno, entrambi caratterizzati dalla diminuzione tendenziale del numero degli occupati, anche quelli a termine e dall’aumento marcato dei disoccupati. Nel secondo trimestre, a differenza del primo, si arresta la crescita dell’occupazione straniera e aumenta su base annua il numero degli inattivi, incremento che interessa soprattutto i giovani under 35.
(A cura di Giuliano Ferrucci)
Rassegna stampa del 29 agosto 2013 sulla pubblicazione della ricerca Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia - Il primo trimestre 2013, a cura dell'osservatorio sul mercato del lavoro - Associazione Bruno Trentin-Isf-Ires.
Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia - Primo trimestre 2013
(a cura dell'osservatorio sul mercato del lavoro - Associazione Bruno Trentin-Isf-Ires)
(elaborazioni su dati Istat della RCFL )
L’Associazione Trentin, nel quadro delle attività di monitoraggio del mercato del lavoro, offre una lettura periodica delle statistiche ufficiali su disoccupazione e inattività. Il presente rapporto di ricerca illustra in sintesi le statistiche relative al primo trimestre 2013 (gennaio-marzo, dati non destagionalizzati), un periodo di crescenti difficoltà economiche e di grave incertezza sul piano politico e della tenuta sociale.
(A cura di Giuliano Ferrucci)
In allegato la ricerca e il comunicato stampa.
Coesione sociale in pericolo
articolo di Daniele Di Nunzio, in Rassegna Sindacale n.26, 4-10 luglio 2013
Editcoop, Roma
articolo completo in allegato
Rassegna stampa del 21 maggio 2013 relativa alla presentazione dello studio Ires Cgil, a cura di G. Ferrucci: Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia.
La rassegna è consultabile collegandosi al link
Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia – maggio 2013
(a cura dell’osservatorio sul mercato del lavoro – Ires CGIL)
(elaborazioni Ires su dati Istat della RCFL )
L’Ires CGIL, nel quadro delle attività di monitoraggio del mercato del lavoro, offre una lettura periodica delle statistiche ufficiali su disoccupazione e inattività. Il presente rapporto di ricerca illustra in estrema sintesi i dati congiunturali più recenti (destagionalizzati) per soffermarsi nell’esposizione delle statistiche relative al quarto trimestre 2012 (ottobre-dicembre, dati non destagionalizzati), un periodo di crescenti difficoltà economiche e di grave incertezza sul piano politico e della tenuta sociale.
G. Ferrucci (a cura di)