La Fondazione Basso, il Centro per la Riforma dello Stato (CRS), la Fondazione Di Vittorio e l'Associazione Salviamo la Costituzione insieme per un appello alle associazioni della società civile a incontrarsi per una comune iniziativa verso la via della pace che possa essere seguita dai popoli e dai governi entro una prospettiva multipolare e rispettosa delle diversità di tutti. C’è bisogno di ritrovare un nuovo equilibrio nel mondo che non sia quello preannunciato di un nuovo imperialismo globale dettato dal dominio della forza degli Stati più potenti e, spesso, più arroganti.
Roma, 9 aprile 2025 – Il think tank Pensare Insieme organizza l’evento “RETHINK EUROPE”, un incontro di alto livello che, in risposta al riarmo europeo illustrato nella risoluzione del Parlamento Europeo del 12 marzo 2025 “Libro bianco sul futuro della difesa europea”, propone riflessioni sul disarmo e sulle prospettive di Pace nel contesto internazionale. L’appuntamento è fissato per mercoledì 9 aprile 2025 alle ore 17:00 presso Palazzo Valentini, nella sala consiliare di Roma Capitale.
"Il Manifesto di Ventotene, Per un’Europa libera e unita", aveva l’obiettivo di liberare l’Europa, e progressivamente il pianeta, dalle guerre. “Quale sia il male profondo che mina la società europea è evidentissimo ormai per tutti: è la guerra totale moderna, preparata e condotta mediante l’impiego di tutte le energie sociali esistenti nei singoli paesi. Quando divampa, distrugge uomini e ricchezze; quando cova sotto le ceneri, opprime come un incubo logorante qualsiasi altra attività. Il pericolo permanente di conflitti armati tra popoli civili deve essere estirpato radicalmente se non si vuole che distrugga tutto ciò a cui si tiene di più”. (Altiero Spinelli in Stati Uniti d’Europa e le varie tendenze politiche, 1942).
Si è tenuta venerdì 24 gennaio, pochi giorni dopo l’insediamento di Donald Trump, in Fondazione Di Vittorio l'iniziativa, co-organizzata insieme alla Cgil Nazionale, dal titolo "Politica e povertà in America nella nuova stagione Trumpiana".
Rivedi la diretta dell'evento qui nell'articolo, sul canale Youtube della Fondazione Giuseppe Di Vittorio o su Collettiva .it
Il giorno 4 novembre in Fondazione Di Vittorio, è intervenuto il Prof. Jeffrey Sachs, Professore di economia alla Columbia University e direttore del Center for Sustainable Development, con un intervento dal titolo “Geopolitica di un...
A Firenze riflettiamo sulle ragioni della guerra per costruire la Pace.
Il mondo è attraversato da una gravissima crisi di senso. L’umanità o meglio quella parte di umanità che ha più beneficiato in questo secolo dei processi capitalistici di accumulazione e dello sviluppo tecnologico
Una serata con Luca Mercalli, il pianeta, la montagna, le Olimpiadi, la salute e la sicurezza di chi lavora: questo il titolo scelto dalla Camera del lavoro di Belluno e dalla Fondazione Di Vittorio, per una iniziativa pubblica nata nell’ambito del progetto “La Via maestra”
Da “Il Manifesto” del 25/07/2024 - Di Angelo Mastrandrea
UNIONE EUROPEA. L’economista e sociologo tedesco Wolfgang Streeck critica la Commissione guidata da Ursula von der Leyen e propone un modello di governo decentrato per l’Unione europea.
A Montepulciano, nell'ambito della XV edizione di 'Luci sul lavoro - Immagini, musica e parole che raccontano il lavoro' si svolgerà, nel pomeriggio del giorno 11 luglio, l'iniziativa dal titolo 'Tra integrazione e cooperazione: quale futuro per l'Unione Europea?'
La giornata, organizzata con Cgil Toscana e Ires Toscana, sarà l'occasione per ragionare con Wolfang Streeck, sociologo ed economista e direttore emerito dell'Istituto Max Planck, che terrà un intervento dal titolo "From Integration to Cooperation: prospects for a really existing European Union".
Le elezioni europee non sembrano aver cambiato il quadro politico dell’unione, con la Van der Leyen che va verso un secondo mandato. La situazione caotica della Francia in cui tornano a fronteggiarsi destra e sinistra non incide per ora sulla politica estera a parte
La lotta per l’egemonia comporta una competizione per il controllo delle industrie chiave, dello sviluppo delle tecnologie essenziali al progresso, dei corridoi di trasporto, delle maggiori banche e delle monete che vengono usate per gli scambi internazionali.
In questo quadro, il ruolo del dollaro è centrale nelle tensioni internazionali perché legato a doppio filo alla crescita abnorme del debito statunitense che serve a finanziare la relativa spesa pubblica e l’imponente macchina bellica.