Salta al contenuto principale
“Fascismo e antifascismo” Dalla nostra storia un messaggio di grande attualità

Il 28 ottobre del 1922, la marcia su Roma conclude la parabola dello Stato liberale e apre il ventennio fascista. Il Paese, attraversato senza soluzione di continuità da una conflittualità sociale inedita per dimensioni e intensità che mette in discussione consolidati rapporti di potere nelle fabbriche come nelle campagne, vive un clima di crescente brutalizzazione della vita civile con un trapasso dei metodi e delle mentalità della guerra di trincea nello scontro politico. 

Fascismo e antifascismo. Dalla nostra storia un messaggio di grande attualità

 

L'articolo è di Edmondo Montali - responsabile Sez. Storia  - Fondazione Giuseppe Di Vittorio

Giuseppe Di Vittorio e "La voce degli italiani"

Si è svolta ieri, 21 giugno 2017 a Roma, nella Sala dell'Istituto di S. Maria in Aquiro - Senato della Repubblica, il Convegno GIUSEPPE DI VITTORIO E “LA VOCE DEGLI ITALIANI” – tra fascismo, antifascismo ed emigrazione.
L'evento ha aperto le celebrazioni per il 60° della scomparsa del grande dirigente sindacale.

Convegno: "Giuseppe Di Vittorio e la voce degli italiani"

In allegato il programma del Convegno: Giuseppe Di Vittorio e “La voce degli italiani”. L'iniziativa si svolgerà a Roma mercoledì 21 giugno presso il Senato della Repubblica. (Piazza Capranica, 72).

Ricordiamo che è necessario comunicare la partecipazione individuale all’indirizzo di posta elettronica segreteria@fdv.cgil.it entro e non oltre lunedì 19 giugno p.v. così da poter fornire al Senato, secondo protocollo, una lista completa dei partecipanti.

Convegno "Un grande compito. L'attualità di Achille Grandi" - Registrazione evento

Convegno "Un grande compito. L'attualità di Achille Grandi", registrato a Roma mercoledì 30 novembre 2016 alle ore 17:00 da Radio Radicale.
L'evento è stato organizzato da Fondazione Di Vittorio, Fondazione Achille Grandi e Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.

La Resistenza a Terni e la Nuova Costituzione Repubblicana

Venerdì 22 aprile 2016 a Terni alle ore 16.00, presso il CAOS (Sala dell'Orologio), si terrà il dibattito, La Resistenza a Terni e la Nuova Costituzione Repubblicana. Interverranno: Angelo Bitti, “Terni tra fascismo, Resistenza e Liberazione”. Sandro Portelli, “Il passaggio dal fascismo alla Liberazione”.Lorenzo Mazzoli, “Sindacato e Resistenza) Carlo Ghezzi, (FDV), “Ideali della Resistenza e modernità della Costituzione Italiana”.

Catania, luglio '60

Il luglio ’60 rappresentò un momento di grave crisi della democrazia italiana in cui si rivelarono le contraddizioni e i conflitti di un paese che si stava tumultuosamente modernizzando. L’esaurimento del centrismo come formula politica e il difficile approdo al centro-sinistra produssero una situazione di impasse che si risolse solo con l’appoggio missino al governo Tambroni.

Fascismo e lavoro a Napoli

Il dissenso nei confronti del fascismo fu un fenomeno ampio che coinvolse in profondità il mondo del lavoro. Il disagio dei ceti popolari si espresse attraverso molteplici forme di insofferenza, comportamenti di ribellione, talora dissenso aperto, favorendo, per ristrette minoranze. la scelta dell'antifascismo clandestino. Il continuum disagio-dissenso rimase per il regime un nodo irrisolto, malgrado l'avvio delle politiche sociali. Il sindacato corporativo costituì uno strumento importante della strategia fascista di legittimazione tra i lavoratori dopo che ebbe sistematicamente distrutto l'intera rete dell'associazionismo libero. I caso di Napoli, città di consolidate tradizioni industriali, è emblematico.

L'informazione contro il fascismo

Esaminando le diverse fasi del suo svolgimento, appare evidente come la storia ultracentenaria dei tipografi sia sempre stata parte importante della storia della libertà e della democrazia del nostro paese. Ciò è dovuto alla consapevolezza di questi lavoratori che solo nella libertà possano crescere e svilupparsi il proprio lavoro, la propria dignità e la propria funzione sociale. Ed è per questo che negli anni drammatici dal 1940 al 1945 i tipografi si rendono protagonisti di un crescente movimento di opposizione e di lotta al fascismo impegnandosi, insieme a molti giornalisti, nella stampa clandestina di decine di giornali e di migliaia di manifesti e volantini.

Iscriviti a Fascismo