Il luglio ’60 rappresentò un momento di grave crisi della democrazia italiana in cui si rivelarono le contraddizioni e i conflitti di un paese che si stava tumultuosamente modernizzando. L’esaurimento del centrismo come formula politica e il difficile approdo al centro-sinistra produssero una situazione di impasse che si risolse solo con l’appoggio missino al governo Tambroni.