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Per Un mondo Multipolare a Coesistenza Pacifica

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A Firenze riflettiamo sulle ragioni della guerra per costruire la Pace
Il mondo è attraversato da una gravissima crisi di senso. L’umanità o meglio quella parte di umanità che ha più beneficiato in questo secolo dei processi capitalistici di accumulazione e dello sviluppo tecnologico, sta smarrendo il baricentro che sostanzia la sua vita sul pianeta Terra.  La fraternità il terzo dei tre valori della rivoluzione francese che dà senso e ragione alle nostre vite è spento  nella guerra mondiale sempre meno a pezzi come dice Bergoglio. Siamo alle porte di una escalation.
L’attenzione alla natura e all’ambiente che è la missione delle nostre generazioni per evitare la più grande delle tragedie possibili sembra compromessa dagli interessi consolidati dell’ economia del fossile.  Pace e giustizia sociale ,ciò di cui abbiamo bisogno si scontrano con lo sfruttamento generalizzato delle persone e della natura a cui non si da voce. Il profitto – come affermavano due filosofe del calibro di Simone Weil e Martha Nussbaum – calpesta ogni cosa: i diritti umani universali, il senso della vita e della morte, l’esistenza delle nuove generazioni, popoli interi. Dietro la guerra c’è sempre chi realizza sulla morte profitti di cui facciamo fatica a capacitarci.
La pace, dunque, non è solo un appello per porre fine ai conflitti, ma è la condizione imprescindibile per la vita umana, per il lavoro umano, per il progresso umano, per la convivenza e le relazioni tra le persone. Oggi come ieri. Giuseppe Di Vittorio uomo della sua epoca che ha attraversato due guerre mondiali e con una percezione e una memoria diretta dei livelli brutali di oppressione che subivano le lavoratrici e i lavoratori prima che iniziasse il lungo cammino dei diritti ora interretto era consapevole di come la tempesta bellica avrebbe condizionato l’umanità e il lavoro umano. Per questa ragione, nel lontanissimo 1950 , scriveva su l’Unità: i popoli, tutti i popoli, vogliono la pace; ed i lavoratori sono dovunque all’avanguardia delle forze di pace. Di fronte a coloro che vogliono ad ogni costo dividere il mondo in due blocchi nemici, per portarli a massacrarsi a vicenda – e che sulla stessa base vorrebbero dividere gli italiani – noi riaffermiamo l’esigenza suprema dell’unità del popolo italiano, della solidarietà internazionale dei lavoratori e della pace del mondo, nell’indipendenza di tutti i popoli, nella libera convivenza di tutte le razze e di tutti i sistemi sociali e politici, in pacifica ed amichevole emulazione fra di loro, affinché l’intera umanità sia libera, prospera e felice.  
Dobbiamo ripartire da qui.
Serve una grande campagna di informazione e mobilitazione nella consapevolezza che costruire la pace non è idealismo ma la condizione di tutto. 
Mattina

Pomeriggio

Programma della giornata e link della diretta streaming in allegato