COMMENTO DATI ISTAT SU FIDUCIA CONSUMATORI E IMPRESE MARZO 2020

L’Indice di fiducia di consumatori e imprese ha un forte e brusco ribasso a marzo, tornando ai livelli di molti anni fa.

Era un dato atteso a causa dell’emergenza sanitaria in atto. Ma l’indagine non contiene ancora conto, perché realizzata nei primi 15 giorni di marzo, di un ulteriore calo legato al successivo aggravarsi della situazione che si è realizzata nella seconda parte del mese.

In ogni caso il calo è pesante, per le imprese ritorna ai valori della metà del 2013, per i consumatori al 2015.

Emergono dai dati anche specifiche indicazioni.

Per i consumatori l’indice scende dal valore 110,9 a 101,0: i cali maggiori riguardano la fiducia verso il futuro (da 112,0 a 94,8) e quella economica (da 121,9 a 96,2), con una forte crescita di preoccupazione verso la disoccupazione.

Per le imprese l’indice cala da 97,8 a 81,7. Il calo più forte si registra fra i servizi (da 97,6 a 79,6) dove già nella prima parte del mese erano stati più acuti gli effetti legati al Coronavirus e nella manifattura (da 98,8 a 89,5) dove peggiorano in particolare i giudizi sugli ordini (cosi come nei servizi di mercato) e le attese sul fatturato.

Si tratta purtroppo solo dei primi effetti di questa grave situazione sul clima di fiducia, che rappresenta un elemento essenziale dei processi produttivi e di sviluppo.

Naturalmente il fattore principale necessario anche per attenuare questa tendenza è ottenere risultati per la salute dei cittadini. Ma emergono dai dati anche indicazioni sul versante economico che è bene tenere in debita considerazione per la quantità e qualità degli interventi futuri a partire dal prossimo decreto economico.
 

Fulvio Fammoni

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