Istat

Commento dati Istat occupati e disoccupati - febbraio 2023

I dati Istat relativi a occupati e disoccupati confermano a febbraio 2023 l’andamento stazionario dell’occupazione in Italia. Gli occupati dipendenti calano di -6mila unità mentre aumentano di +16mila gli indipendenti. Un andamento ormai da molti anni ancorato alla quantità di 23 milioni di occupati, come nel 2008, con scarse oscillazioni se non in caso di forti crisi economiche o per ultima la pandemia.

Commento ai Istat sui prezzi al consumo - febbraio 2023

L’inflazione di febbraio si attesta al 9,2% (contro il 10% di gennaio). Si parla, sulla base di questi dati, di un rapido rallentamento del meccanismo inflattivo, affermazione statisticamente vera, ma nella realtà, per le persone si conferma un’inflazione molto alta ed aumenti ancora superiori sui prodotti che riguardano maggiormente le famiglie meno abbienti. 

Commento ai dati Istat “Occupati e Disoccupati Gennaio 2023”

A gennaio 2023 l’occupazione cresce leggermente e, fortunatamente, riguarda in modo quasi esclusivo, quella femminile.

Il tasso di occupazione sale al 60,8% (51,9% per le donne, ancora di oltre 17 punti inferiore a quella degli uomini) e il numero totale degli occupati torna a superare 23 milioni e 300 mila unità.

Tutto bene, dunque? Non proprio.

Commento a Istat Occupati e Disoccupati Dicembre 2022

Anche nel mese di dicembre il mercato del lavoro italiano è sostanzialmente stazionario: nello scorso mese gli occupati sono cresciuti di +37mila unità mentre a novembre erano calati di -25mila. 

Il 2022 continua dunque a vederci, con poco più del 60%, nella fascia più bassa del tasso di occupazione europeo; circa 10 punti in meno della media della UE a 27.

Commento a Istat Occupati e Disoccupati Novembre 2022

A novembre 2022 gli occupati tornano a calare (-27mila) così come il tasso di occupazione (60,3%).

SI conferma –dunque- che per commentare l’andamento dell’occupazione è bene evitare toni trionfalistici ad ogni piccolo picco, così come il contrario durante le flessioni come in questo mese. La realtà è che l’andamento dell’occupazione italiana è stazionario e che restiamo stabilmente nella fascia più bassa del tasso di occupazione europeo.

Commento dati ISTAT prospettive per l’economia italiana 2022-2023 (dicembre 2022)

L’analisi Istat sulle prospettive per l’economia italiana conferma per il 2023 un rallentamento notevole della dinamica del Pil italiano (dal +3,9% del 2022 al +0,4% del 2023). E’ uno scenario che però si basa su ipotesi favorevoli relative sia al percorso di riduzione dei prezzi che sulla completa attuazione degli investimenti pubblici previsti per il prossimo anno ed i possibili problemi sono molti. La completa attuazione del piano di investimenti pubblici, di cui il PNRR è parte essenziale, è attualmente in difficoltà per i ritardi che sta accumulando.

Il Pil cresce e gli occupati calano

Dopo due mesi di calo il numero degli occupati torna a salire leggermente, ma nel trimestre resta negativo. Il Pil del Terzo trimestre 2022 cresce infatti del +0,5%, ma l’occupazione cala e questo è un dato particolarmente preoccupante che segnala ancora una volta il puro ruolo di fattore di costo assegnato al lavoro dagli attuali meccanismi di sviluppo, utilizzando troppa occupazione instabile e basse retribuzioni.

La malattia demografica si cura anche con l'immigrazione

L’Istat, con il report del 22 settembre, ha confermato dati per il futuro che accentueranno un progressivo disastro demografico, già in atto nel nostro Paese. Nonostante la giusta cautela utilizzata sulle previsioni a più lungo termine (2070), anche nel caso più favorevole, un calo di milioni di residenti è pressoché certo. Valutando le previsioni più ravvicinate (a 10 e 20 anni), il calo della popolazione è comunque vertiginoso: -1 milione nel 2030 e -5 milioni nel 2050, con un’emergenza nell’emergenza che riguarda il Mezzogiorno.

(articolo di Fulvio Fammoni pubblicato sul sito di Collettiva)

Pagine