Salta al contenuto principale
Studio FDV: “Le peculiarità del mercato del lavoro italiano in Europa”

Nel raffronto con la situazione europea, il mercato del lavoro italiano ha caratteristiche che i soli dati complessivi su occupati e disoccupati non sono in grado di evidenziare e che è bene tenere in considerazione nei commenti sulla condizione dell’occupazione nel nostro Paese.

Secondo lo studio “Le peculiarità del mercato del lavoro italiano in Europa”, curato dal ricercatore Lorenzo Birindelli, è pur vero che nel 2° trimestre 2019 il numero di occupati ha superato il livello del 2° trimestre 2008; tuttavia la qualità dell'occupazione italiana peggiora se si prendono in esame le tipologie di lavoro (Part-time involontario e del Tempo determinato) o le ore lavorate.

Commento dati ISTAT Agosto 2018 di Fulvio Fammoni

I dati Istat sull’occupazione del mese di Agosto 2018 vedono un aumento di 69 mila unità degli occupati; più precisamente una crescita di 95 mila lavoratori dipendenti e un calo di 26 mila indipendenti.

Nell’altalena dei dati del mercato del lavoro italiano, ad agosto 2018, dopo i due precedenti mesi di calo, i dati dell’occupazione tornano a crescere (+0,3% su base mensile, +0,2% su base trimestrale).

Il dato degli occupati permanenti è positivo rispetto al mese precedente (+50 mila) ma resta negativo sia su base trimestrale (-44 mila) che annuale (-49 mila). Continuano a crescere, invece, i dipendenti a tempo determinato (+45 mila su luglio, +105 mila su base trimestrale, +351 mila annuale), più fluttuante il dato degli indipendenti (-26 mila mensile e +11 mila annuale).

Commento dati ISTAT Luglio 2018 di Fulvio Fammoni

I dati Istat sull’occupazione del mese di Luglio 2018 vedono un calo di 28 mila occupati, più precisamente un calo di 44 mila lavoratori stabili e un aumento di 16 mila fra tempi determinati e indipendenti equamente ripartito.

Per il secondo mese consecutivo –dunque- cala il numero degli occupati. E’ ancora troppo presto per dire se si tratta di una tendenza ma, più che sufficiente per una seria preoccupazione sulle dinamiche del lavoro in Italia, anche perché la contestualità con il rallentamento dell’economica è significativa.

Si può iniziare a parlare invece di tendenza per quanto riguarda il lavoro a tempo indeterminato, che in un anno cala di -122 mila unità.

Report FDV “Ore lavorate e Pil dieci anni dopo"

Nel 1° trimestre 2018 il numero degli occupati ritorna ai livelli precedenti la crisi, ma lo stesso non avviene per la quantità di ore lavorate. E' quanto emerge dal report “Ore lavorate e Pil dieci anni dopo” elaborato dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio.

Secondo il report, curato da Lorenzo Birindelli, "il numero di persone occupate recupera il livello massimo toccato prima della crisi, ma, nello stesso tempo, va segnalato che la quantità di lavoro effettivamente prestata nel primo trimestre 2018 è ancora inferiore di 693 milioni di ore a quella dello stesso trimestre del 2008; tale differenza corrisponde a -1,2 milioni di unità di lavoro equivalenti a tempo pieno (ULA), che rappresentano il numero di ore necessario per coprire continuativamente ad un orario standard un posto di lavoro”.

Rassegna stampa del 19 marzo 2018

Rassegna stampa del 19 marzo 2018

Lavoro: "qualità e quantità”

Nuovi modelli di abitare e di produrre

 

Nuovi modelli di abitare e di produrre

La trasformazione del lavoro, del cantiere e della contrattazione nell'edilizia sostenibile

L’edilizia sostenibile è una delle leve più importanti per affermare un nuovo modello di sviluppo capace di coniugare l’attività economica con la tutela dell’ambiente e la qualità della vita collettiva.

La ricerca “Nuovi modelli di abitare e di produrre” analizza gli impatti socio-economici della trasformazione in chiave sostenibile del settore delle costruzioni, considerando gli effetti sulla produttività, l’occupazione, la qualità del lavoro e la contrattazione.

Come sono cambiate le condizioni di lavoro dei giovani? Un confronto Italia-Europa dalla EWCS 1991-2010

23/2011 Come sono cambiate le condizioni di lavoro dei giovani? Un confronto Italia-Europa dalla EWCS 1991-2010

Iscriviti a Qualità del lavoro