Giovedì 14 luglio, a Sofia, avrà luogo la Conferenza finale del progetto europeo "DIRECT II", su cambiamento tecnologico e partecipazione diretta dei lavoratori nelle imprese. Realizzato col coinvolgimento e il concorso della Fondazione Di Vittorio, quale partner italiano, il progetto giunge al termine, con la presentazione e discussione del suo rapporto finale, disponibile anche in italiano.
Ricerca

Presentazione dell'Area
L’area ricerca della Fondazione Di Vittorio conduce ricerche economiche e sociali sui temi del lavoro e del sindacato, con un approccio interdisciplinare, a livello nazionale e internazionale.
Aree. L’area è organizzata nelle seguenti sotto-aree tematiche: mercato, condizioni e qualità del lavoro; relazioni industriali e dialogo sociale; welfare e contrattazione sociale; economia territoriale; energia, sviluppo e innovazione; processi e politiche delle migrazioni.
Metodo. Le ricerche sono condotte attraverso tecniche di indagine quantitative e qualitative, con un orientamento verso la ricerca-intervento, al fine di favorire il rapporto tra la produzione di conoscenze scientifiche e l’azione sindacale.
Reti. L’area collabora con università, istituti di ricerca pubblici e privati, centri di ricerca di riferimento delle organizzazioni sindacali e della società civile, partecipando a reti nazionali e internazionali, tra cui il network TURI-Trade Union related Research Institutes promosso dallo European Trade Union Institute (ETUI).
Storia. L’area ricerca è l’evoluzione dell’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali (IRES), fondato nel 1979 e confluito nella Fondazione Di Vittorio in seguito ai processi di unificazione dei centri nazionali di ricerca e formazione della CGIL.
Energia 2025: le misure straordinarie per uscire dalla crisi
14 Luglio 2022, ore 10:00-13:00
Auditorium del Museo Ara Pacis, Roma
La formazione come leva strategica per l’innovazione e la sostenibilità: il cambiamento, la ripresa e le sfide.
La ricerca sarà presentata online il 12 luglio 2022 dalle ore 11:00.
E' stato pubblicato online il 12° Rapporto del Gruppo CRC, una rete di associazioni coordinata da Save the Children di cui fa parte la Fondazione Di Vittorio.
Giovedì 7 luglio,a Montepulciano, in occasione dell'evento europeo "Luci sul lavoro", Salvo Leonardi - della Fondazione Di Vittorio - terrà una docenza sul tema del salario minimo. L'intervento rientra fra quelli previsti nell'ambito della Scuola di Relazioni Industriali, tradizionalmente concomitante - nell'ormai annuale appuntamento di Montepulciano - agli incontri in plenaria, quest'anno particolarmente ricchi di argomenti e presenze autorevoli.
Secondo la fisica contemporanea, il mondo materiale, e quindi anche un territorio, non è un ambito “meccanico”, risultante dalla sommatoria di fattori o enti distinti, ma costituisce la proprietà emergente di una rete complessa di relazioni, tra cui ogni singola componente va intesa come nodo, interconnessione o correlazione all’interno di una rete di eventi.
Se, come scrive Hartmut Rosa (2016; 2021), la «risonanza» si riferisce alla condizione o alle modalità di un rapporto dinamico con il mondo, in cui soggetti, organizzazioni e comunità entrano in contatto «l’altro da sé» e si trasformano reciprocamente, come possiamo analizzare e infrastrutturare, nei nostri territori, degli spazi che producano risonanze e non alienazione?
In collaborazione con la Fondazione Giuseppe di Vittorio, martedì 14 giugno 2022, dalle 11.30 alle 13.30, presso l’Aula Urbano VIII di Rome Tre, Via Madonna dei Monti, 40, Roma, si svolgerà lezione conclusiva del corso di Metodo e tecniche per la progettazione socioterritoriale, curato da Elena Battaglini, Ricercatrice Senior della Fondazione.
Martedì 7 giugno 2022, dalle ore 10 presso l'Aula Magna Guido Cazzavillan, Campus Economico San Giobbe, Venezia.
Interverrà Salvo Leonardi, esperto di relazioni industriali presso la Fondazione Di Vittorio.
Dell’impact thinking ne ha parlato Ronald Cohen (2022, Luiss University Press): di fronte a sfide globali complesse, si riferisce alla necessità di integrare mindset organizzativi basati, fino ad adesso, su modelli rischio-rendimento, con la valutazione dell’impatto socioterritoriale che un investimento o un processo produttivo può avere sulle comunità in termini di giustizia sociale, diminuzio