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La contrattazione delle piattaforme digitali nelle città metropolitane

La rivoluzione digitale sta trasformando il modo di produrre - e di usare - le conoscenze, mettendo in gioco le idee che individui o organizzazioni hanno della mutualità, dello scambio collaborativo win-win e del futuro.

In questa transizione coesistono, da una parte, le innovazioni disruptive, con il segno loro impresso dell’energia individualistica degli esploratori che in pochi anni, dai loro garage, sono diventati grandi capitalisti e padroni della rete e, dall’altra, pratiche ed esperienze generative di nuovi valori e produzioni sociali di senso.

Specie nelle città, si stanno configurando, infatti, esperienze di open innovation che stanno sperimentando nuove forme di cooperazione, socialità e di solidarietà economica, in totale discontinuità rispetto al modello di sviluppo neoliberista.

Il Fiume tra simbolizzazione dello spazio e fruibilità del territori

Attraverso la prospettiva della relazione, del senso del luogo e del fare comunità, parlare di aree industriali di crisi complessa o di fiumi è la stessa cosa.

Questo è il lemma “Fiume”, scritto dalla nostra responsabile dell’Area di Ricerca ‘Economia Territoriale’, per l’Enciclopedia Sociologica dei Luoghi, Vol. 2 (https://www.enciclopediasociologicadeiluoghi.it/) in corso di stampa con Ledizioni Editore.

Come si potrà osservare dalla cornici di senso e dal linguaggio utilizzato nella sua redazione, qui, in Fondazione Di Vittorio abbiamo la libertà e la creatività di provare a costruire nuovi linguaggi.  

SCENARI DI SVILUPPO TERRITORIALE PARTECIPATO. Al via la ricerca-azione CGIL Naz.- Fondazione Di Vittorio

Obiettivo generale delle politiche industriali è quello di orientare l’economia verso direzioni condivise dal punto di vista economico (favorendone l’efficienza), sociale (dando risposta a bisogni sociali incoraggiando eguaglianza equità e inclusione), ambientale (assicurando la sostenibilità), politico (proteggendo particolari interessi nazionali) di contesto (istruzione, conoscenze, infrastrutture, materie prime), indispensabili per lo sviluppo di nuovi settori.

Posto che tali obiettivi non possano essere raggiunti dai comportamenti privati degli operatori sui mercati, le politiche industriali presuppongono una condivisione multiattoriale, tra Stato, Mercato e Società, dello sviluppo socio-territoriale e richiedono la presenza di istituzioni che abbiano competenze e strumenti per realizzarle.

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