Obiettivo generale delle politiche industriali è quello di orientare l’economia verso direzioni condivise dal punto di vista economico (favorendone l’efficienza), sociale (dando risposta a bisogni sociali incoraggiando eguaglianza equità e inclusione), ambientale (assicurando la sostenibilità), politico (proteggendo particolari interessi nazionali) di contesto (istruzione, conoscenze, infrastrutture, materie prime), indispensabili per lo sviluppo di nuovi settori.
Posto che tali obiettivi non possano essere raggiunti dai comportamenti privati degli operatori sui mercati, le politiche industriali presuppongono una condivisione multiattoriale, tra Stato, Mercato e Società, dello sviluppo socio-territoriale e richiedono la presenza di istituzioni che abbiano competenze e strumenti per realizzarle.
La cultura, i valori e i significati attribuiti alle risorse, indirizzano lo sviluppo territoriale sia in termini di conservazione, sia di innovazione (Dessein, Battaglini and Horlings 2016).
In questa prospettiva, definiamo la cultura come l’assieme di pratiche, procedure e istituzioni sotteso alla produzione, distribuzione, consumo e conservazione di significati collettivamente condivisi a livello territoriale, così come le regole esplicite e implicite che governano i processi rilevanti a livello sociale (Palang 2015).
A questi temi è dedicato il Convegno dell'Associazione Italiana di Sociologia - Sez. Territorio che si svolgerà presso l'Università di Sassari dal 10 all'11 dicembre.
A vent'anni da Seattle, assieme a Fair Watch, AOI e Kyoto Club, la Fondazione Di Vittorio organizza il convegno:
Seattle+20. Green New Deal and/for Community-led Local Development”
Roma, 3 dicembre 2019
Sala Cristallo, Hotel Nazionale, Piazza Montecitorio, 131
Elena Battaglini, Responsabile dell'Area di Ricerca 'Economia territoriale', presenterà due casi territoriali (Savona e regione Abruzzo) in cui la CGIL, attraverso la negozialità territoriale dell'innovazione, sta contribuendo a ricodificare conoscenze locali che, da tacite o implicite (Polany 1966), si possono trasformare in ‘bene comune’ all’interno di una visione di sviluppo territoriale condivisa con le comunità.
In allegato il Progrmma dell'evento.
La Fondazione Di Vittorio, attraverso Elena Battaglini, responsabile area di ricerca "Economia territoriale", è membro effettivo del Gruppo di Lavoro Ob. 11 dell'ASVIS, dedicato allo sviluppo sostenibile urbano. Ha collaborato con commenti e proposte alla stesura dell'Agenda Urbana, elaborata il 29 maggio 2017 e sottoposta ad una consultazione pubblica che si è conclusa il 10 settembre 2017.
Dal 14 al 16 luglio 2017, tre intense giornate di approfondimento dedicate allo sviluppo, paesaggi culturali e valorizzazione del capitale umano nella riserva naturale monti Navegna e Cervia, in sintonia con la conservazione della natura.
All'evento prenderanno parte rappresentanti del mondo della cultura, delle istituzioni, del lavoro e della comunicazione.
Elena Battaglini, responsabile area ricerca "Economia Territoriale" della Fondazione Di Vittorio, modera i lavori nella giornata del 14, dedicata al tema: Sociologia urbana e rurale: resilienza e vulnerabilità dei territori, e interviene nella giornata del 15 dedicata al tema: Quale sviluppo, oltre le emergenze. Opportunità e buone pratiche di ricostruzione e valorizzazione (e le loro regole dell'arte).
Il 16 novembre 2016 - Sala Azzurra- Università Federico II - La CDLM di Napoli organizza il seminario: "Napule è. Idee e proposte per la crescita sociale ed economica dell'area metropolitana". Presiede G. Spadaro - Cgil Campania.
Previste le relazioni di Walter Schiavella - Cgil Napoli, “Idee e proposte della Cgil di Napoli per la crescita sociale ed economica dell’Area Metropolitana” e Elena Battaglini (FDV) che presenterà la ricerca "Analisi Territoriali dei Comuni dell’Area Metropolitana”.
Alla Tavola Rotonda coordinata da Giorgio Pogliotti, giornalista, de Il Sole 24 Ore partecipano: • GAETANO MANFREDI - Rettore Università Federico II • AMBROGIO PREZIOSO - Presidente Unione Industriali di Napoli • LUIGI DE MAGISTRIS - Sindaco di Napoli • SUSANNA CAMUSSO - Segretario Generale Cgil.
L'enorme quantità di informazioni attualmente disponibili nel web, Big Data, non sono mai state veramente disponibili ai decisori che operano nella pianificazione urbana e potrebbero rappresentare un contributo fondamentale e prezioso per quelle comunità che si impegnano nei processi di realizzazione di percorsi di auto-costruzione del proprio Quadro Comunitario di Sostegno, anche in vista della nuova Programmazione dei Fondi Strutturali 2014-2020.
Il Master Ur.B.am in partnership con l’Associazione Ellisse hanno organizzato un incontro dal titolo: L’utilizzo dei BIG DATA nei processi di pianificazione partecipata: accessibilità e trasparenza degli Open Data” che si tenuto il 19 novembre 2014 presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura La Sapienza.
Report completo a cura dell'OSSERVATORIO PER LA SPESA PUBBLICA dell'Associazione B.Trentin e della Fondazione Luoghi Comuni della Funzione Pubblica della CGIL.
01/2013 Terni- l’Umbria e l’Italia: le dinamiche territoriali nell’analisi socio-spaziale
03/2012 Lo sviluppo territoriale: le sfide teoriche, metodologiche e operative nell'esperienza IRES