Il progetto "mySOLI", coordinato dall’agenzia di innovazione digitale kapusons e realizzato nell’ambito della regione Lazio con Fondazione Di Vittorio e Redattore Sociale, in collaborazione con Inrca (Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani), Extreme, Ipazia e Polk&Union, migliora il rapporto, non sempre facile, fra l’anziano ospite di una struttura (casa di riposo o RSA), i suoi familiari e gli operatori socio sanitari che si prendono cura di lui.
Si svolgerà a Madrid il 3 luglio 2019, presso la sede della Fundación 1º de Mayo, il primo workshop transnazionale del progetto "DISCUS" - Digital Transformation in the Construction Sector: Challenges and Opportunities.
Il progetto, cofinanziato dall'Unione europea (VS/2019/0078) e coordinato dalla Fondazione Di Vittorio, si occuperà di analizzare il fenomeno della digitalizzazione nel settore delle costruzioni. Iniziato lo scorso marzo (il 13 marzo si è tenuto il kick off meeting in videoconferenza da Roma), avrà una durata di 24 mesi e interesserà, oltre all'Italia, Spagna, Francia, Germania, Belgio e Bulgaria, con un partenariato composto da università, istituti di ricerca e sindacati (Fillea Cgil).
Le tecnologie digitali sono fondamentali per la vita delle persone e delle imprese, per la crescita individuale così come per lo sviluppo di un territorio. Negli ultimi anni la produzione di beni e servizi digitali ha coinvolto una quota crescente di lavoratrici e lavoratori, eppure le condizioni di chi opera in questi settori sono poco conosciute.
Sono più di 450mila i lavoratori del settore, a prevalenza maschile (80%) con un titolo di studio alto e un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.
Le statistiche però non riescono a fornire delle informazioni approfondite ed esaustive su chi opera in questo ambito ed è difficile anche solo definire cosa sia il “lavoro digitale” o una “impresa informatica”.
Ricerca sul lavoro digitale
Le tecnologie digitali sono fondamentali per la vita delle persone e delle imprese, per la crescita individuale così come per lo sviluppo di un territorio. Negli ultimi anni la produzione di beni e servizi digitali ha coinvolto una quota crescente di lavoratrici e lavoratori, eppure le condizioni di chi opera in questi settori sono poco conosciute.
Sono più di 450mila i lavoratori del settore, a prevalenza maschile (80%) con un titolo di studio alto e un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.
Le statistiche però non riescono a fornire delle informazioni approfondite ed esaustive su chi opera in questo ambito ed è difficile anche solo definire cosa sia il “lavoro digitale” o una “impresa informatica”.