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"BRUNO TRENTIN E IL LAVORO DOPO IL NOVECENTO"

In occasione della pubblicazione del volume di: Alessio Gramolati e Giovanni Mari (a cura) "Il lavoro dopo il Novecento: da produttori ad attori sociali. La città del lavoro di Bruno Trentin per un' "Altra Sinistra", Firenze University Press, 2016, martedì 17 maggio 2016, alle ore 16.00, la Fondazione Di Vittorio e la Cgil, organizzano, il seminario dal titolo: "BRUNO TRENTIN E IL LAVORO DOPO IL NOVECENTO".
L'evento si svolgerà presso la sede Confederale, (Sala Santi).

Il programma:
Modera
Marco Panara, La Repubblica
Introduce
Giovanni Mari, Università di Firenze
Ne discutono
Vittorio Angiolini, Università di Milano
Iginio Ariemma, Fondazione Di Vittorio
Susanna Camusso, Segretario Generale CGIL

La mezzadria nel Novecento. Lavoro, storia, memoria

Il volume di Stefano Bartolini, "La mezzadria nel Novecento. Storia del movimento mezzadrile tra lavoro e organizzazione", sarà presentato a Pistoia mercoledì 9 dicembre 2015  presso il Palazzo Soffizanti (Vicolo dei Pedoni). L'iniziativa è organizzata dalla Onlus Fondazione Valore Lavoro e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e di Pescia. Il dibattito avrà inizio alle ore 17.00.

Bruno Buozzi. (1881 - 1994). Una storia operaia di lotte, conquiste e sacrifici

Il volume edito da Ediesse: "Bruno Buozzi. (1881 - 1994). Una storia operaia di lotte, conquiste e sacrifici", di Gabriele Mammarella, è realizzato dalla Fondazione Di Vittorio.

Unione sindacale italiana. I cento anni dell'USI

Il libro contiene gli atti del convegno «I cento anni dell’USI, Unione Sindacale Italiana» che si è tenuto a Parma il 6 dicembre 2012. Il convegno ha ripercorso la storia di una importante Confederazione sindacale che, nata nel 1912, ha scritto pagine di grande interesse per la storia del Paese, in particolar modo in relazione alla prima guerra mondiale e al suo tormentato dopoguerra. È una storia che, sebbene non abbia riscosso il dovuto riconoscimento nella letteratura di genere, è in realtà imprescindibile per chi voglia ritrovare le radici di tante correnti di pensiero che hanno esercitato la loro influenza nell’Italia del Novecento.

Vittorio Foa. Le autonomie e il lavoro. Le lezioni di Camerino su fascismo e antifascismo

Il volume raccoglie alcuni scritti di Vittorio Foa significativi per la comprensione del percorso intellettuale e politico di uno dei maggiori protagonisti della storia del nostro paese e della sinistra italiana del Novecento. In particolare sono riprodotte, con la relativa discussione, tre lezioni tenute da Foa nel 1988 ad altrettanti seminari organizzati dall’Università di Camerino su tre temi ricavati utilizzando alcune delle grandi codificazioni binarie che segnano l’universo della politica: fascismo/antifascismo, destra/sinistra, con- servazione/progresso.

La sindacalizzazione del pubblico impiego

Il volume ricostruisce la storia ed il processo di sindacalizzazione che ha coinvolto il settore del pubblico impiego dagli inizi del Novecento ad oggi. Con l’apporto di studiosi appartenenti anche a discipline diverse e con il sistematico utilizzo delle differenti fonti a disposizione, si è giunti a collegare questa storia con le modificazioni che si sono succedute sul piano economico, politico e sociale nell’Italia del ventesimo secolo, ponendo in luce il legame che si è progressivamente costituito fra il comparto dell’impiego pubblico (nelle sue molteplici articolazioni) e la vicenda istituzionale italiana.

Memorie di vita di tempeste sociali

Le memorie di Vittorio Buttis (Venezia, 1866 - Chicago, 1950), pubblicate a Chicago nel 1940 e ora per la prima volta edite in Italia, sono il rendiconto dell’azione di un socialista di rara dirittura morale e coerenza politica. Tra i fondatori del Fascio dei Lavoratori di Venezia nel 1894, giornalista e infaticabile organizzatore sindacale in Svizzera, Friuli, Germania e ai lavori del Sempione, guiderà nell’agosto del 1906, quale segretario della Camera del Lavoro di Intra, il più importante sciopero tessile del Verbano, del Cusio e dell’Ossola. Fu in più occasioni denunciato e incarcerato per il suo attivismo sindacale e infine costretto a espatriare nel 1908 e a proseguire la sua opera in Svizzera, in Brasile e negli Stati Uniti.

Luciano Lama. Sindacato, «Italia del lavoro» e democrazia repubblicana nel secondo dopoguerra

Lungo una più che secolare vicenda storica, la Cgil e il sindacato italiano hanno ridefinito la propria identità in relazione tanto ai mutamenti intervenuti nel mondo del lavoro, passando da una società rurale a una società industriale e infine a una società dell’informazione, quanto alle istanze della cittadinanza democratica. Nel pensiero e nell’azione di Luciano Lama (1921-1996) sussiste un fecondo «corto circuito», continuamente riemergente, tra il sindacato, le trasformazioni del lavoro e la «qualità» della democrazia repubblicana. Attraverso la sua vicenda è possibile ricongiungere la storia dell’«Italia del lavoro» alla storia della Repubblica, temi che negli studi risultano ancora troppo spesso separati. Per oltre un quarantennio Lama ha impersonato le sfide del mondo del lavoro nell’Italia del secondo dopoguerra.

Storie di Resistenza. Il contributo delle lavoratrici e dei lavoratori del settore credito e finanziario

Leggendo la storia del drammatico biennio che va dal 1943 al 1945, si vede come alla lotta armata della Resistenza si giunga attraverso un processo capillare e diffuso nella struttura sociale dell’Italia dell’epoca, nel quale il mondo del lavoro, non soltanto nelle sue componenti operaie, ha svolto un ruolo da protagonista. È dalla fine del 1942 che il distacco dal fascismo comincia a diffondersi con rapidità crescente anche fra le categorie professionali e i ceti sociali che erano stati coinvolti dalla modernizzazione del regime, come nel caso del settore del credito che, con le leggi bancarie del 1936, rappresentò, forse, il punto più alto del tentativo tecnocratico e statalista operato in questa direzione dal regime fascista.

Un cammino lungo un secolo

Il 2004 è stato occasione di ricorrenze di molti ed importanti eventi che in modo diverso hanno segnato la storia sociale e politica d'Italia lungo il Novecento. Con la loro celebrazione, la Fondazione Giuseppe Di Vittorio ha inteso rileggerne criticamente genesi e impatto, allo scopo di contribuire, attraverso la ricostruzione della memoria, alla migliore e netta comprensione dei fondamenti dell'identità democratica del nostro paese. Il volume raccoglie i contributi e gli approfondimenti sviluppati per alcune delle iniziative più significative realizzate dalla Fondazione, le quali, per il dipanarsi lungo il corso del secolo degli avvenimenti ed anche delle tragedie a cui si riferiscono, forniscono una chiave di lettura unitaria di passaggi chiave del grande movimento sociale che si è espresso nel Novecento.

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