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Annali Fondazione Giuseppe Di Vittorio 2010

Il numero degli Annali propone una riflessione a più voci su un tema che è stato cruciale e continua ad essere drammaticamente attuale nel mondo del lavoro. Come sottolinea Susanna Camusso nella prefazione, donne e uomini si sono misurati di continuo con i problemi di salute e sicurezza. Per lungo tempo essi sono stati ascritti all’arretratezza dell’ambiente di lavoro, avvalorando la convinzione, di stampo evoluzionista, che la modernizzazione dell’organizzazione produttiva potesse, di per sé, risolvere o, per lo meno, contenere morti e malattie, ma non è stato così.

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Piero Boni, partigiano, sindacalista, socialista

Piero Boni (1920-2009) è stato un protagonista della storia dell’Italia repubblicana. Socialista riformista, ha dedicato l’intera sua vita all’emancipazione dei lavoratori e, in particolare, a realizzare i due obiettivi per cui aveva lottato fin da giovane: gli ideali antifascisti della Resistenza e la costruzione dell’unità sindacale, a partire dalla CGIL.

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1831 e dintorni

Il 1848 costituì un punto di svolta, uno spartiacque di fondamentale importanza nella storia dell'Ottocento. Con esso risultò chiaro che gli sforzi operati dalla diplomazia europea all'indomani della battaglia di Waterloo per restaurare il vecchio ordine sul continente erano clamorosamente falliti e che nessun equilibrio sarebbe stato possibile se non si fosse tenuto in adeguata considerazione quel principio di nazionalità e di autodeterminazione dei popoli che le potenze europee si erano ostinate ad ignorare.

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Vittorio Foa e le trasformazioni della società italiana

Il volume raccoglie saggi sulla figura di Vittorio Foa di studiosi di diverso orientamento tutti in qualche modo a lui legati: A. Andreoni, I. Ariemma, S. Boffo, L. Ferrajoli, P. Ferraris, A. Foa, A. Ginzburg, E. Giovannini, F. Montevecchi, C. Pavone, E. Pugliese, G. Ragozzino, A. Ricciardi, U. Romagnoli, L. Zani.

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Catania, luglio '60

Il luglio ’60 rappresentò un momento di grave crisi della democrazia italiana in cui si rivelarono le contraddizioni e i conflitti di un paese che si stava tumultuosamente modernizzando. L’esaurimento del centrismo come formula politica e il difficile approdo al centro-sinistra produssero una situazione di impasse che si risolse solo con l’appoggio missino al governo Tambroni.

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