Un mercato del lavoro sempre più “atipico”: scenario della crisi
Un mercato del lavoro sempre più “atipico”: scenario della crisi
Un mercato del lavoro sempre più “atipico”: scenario della crisi
Il numero degli Annali propone una riflessione a più voci su un tema che è stato cruciale e continua ad essere drammaticamente attuale nel mondo del lavoro. Come sottolinea Susanna Camusso nella prefazione, donne e uomini si sono misurati di continuo con i problemi di salute e sicurezza. Per lungo tempo essi sono stati ascritti all’arretratezza dell’ambiente di lavoro, avvalorando la convinzione, di stampo evoluzionista, che la modernizzazione dell’organizzazione produttiva potesse, di per sé, risolvere o, per lo meno, contenere morti e malattie, ma non è stato così.
Piero Boni (1920-2009) è stato un protagonista della storia dell’Italia repubblicana. Socialista riformista, ha dedicato l’intera sua vita all’emancipazione dei lavoratori e, in particolare, a realizzare i due obiettivi per cui aveva lottato fin da giovane: gli ideali antifascisti della Resistenza e la costruzione dell’unità sindacale, a partire dalla CGIL.
Secondo Rapporto sulla Contrattazione Sociale Territoriale
Rapporto di ricerca n. 05/2011
Le piccole medie imprese al tempo della crisi.
Politiche per le PMI, impatto della crisi e ruolo della formazione continua.
Professionisti: a quali condizioni?. Il rapporto di ricerca realizzato dall'Ires e presentato il 27 aprile 2011 ha messo al centro il mondo delle professioni per indagare le condizioni di lavoro e le esigenze di protezione sociale dei professionisti autonomi, dipendenti e praticanti.
Anno 2012
Autori: Mario Giaccone, Daniele Di Nunzio
Data pubblicazione: agosto 2012
Il 1848 costituì un punto di svolta, uno spartiacque di fondamentale importanza nella storia dell'Ottocento. Con esso risultò chiaro che gli sforzi operati dalla diplomazia europea all'indomani della battaglia di Waterloo per restaurare il vecchio ordine sul continente erano clamorosamente falliti e che nessun equilibrio sarebbe stato possibile se non si fosse tenuto in adeguata considerazione quel principio di nazionalità e di autodeterminazione dei popoli che le potenze europee si erano ostinate ad ignorare.
Il volume raccoglie saggi sulla figura di Vittorio Foa di studiosi di diverso orientamento tutti in qualche modo a lui legati: A. Andreoni, I. Ariemma, S. Boffo, L. Ferrajoli, P. Ferraris, A. Foa, A. Ginzburg, E. Giovannini, F. Montevecchi, C. Pavone, E. Pugliese, G. Ragozzino, A. Ricciardi, U. Romagnoli, L. Zani.
Il luglio ’60 rappresentò un momento di grave crisi della democrazia italiana in cui si rivelarono le contraddizioni e i conflitti di un paese che si stava tumultuosamente modernizzando. L’esaurimento del centrismo come formula politica e il difficile approdo al centro-sinistra produssero una situazione di impasse che si risolse solo con l’appoggio missino al governo Tambroni.
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