Articolo di Salvo Leonardi pubblicato sul Fascicolo 181-182/2024 de Il Giornale di Diritto del Lavoro e di Relazioni Industriali.
Attraverso un procedimento dialettico, questo articolo passa in rassegna, approfondendole una ad una, le tesi e le antitesi dell’attuale dibattito italiano, segnalando di ciascuna i punti di forza e quelli di debolezza.
Cinque giorni in giugno. Berlino 1953. Di Salvo Leonardi, (FDV).
Il numero 172 di Menabò, pubblicato online sul sito di Etica e Economia, ospita un articolo a firma di Salvo Leonardi, esperto di relazioni industriali nella Fondazione Di Vittorio, che valuta le varie proposte avanzate in tema di salario minimo alla luce delle variegate esperienze nazionali che si distinguono soprattutto per la natura legale o contrattuale del salario minimo.
Lo studio che presentiamo in questo working paper è il prodotto di una ricerca che è stata realizzata fra il 2020 e il 2021 nell’ambito di un progetto europeo (intitolato DIRECT II), dedicato al tema della partecipazione diretta dei lavoratori, in relazione ai mutamenti socio-tecnici indotti dalla rivoluzione tecnologica in corso.
Ad oltre un decennio dall'allargamento dell'UE verso gli Stati dell'Europa centrale e orientale, permane ancora una ampia e grave divergenza nella qualità delle relazioni industriali tra i vecchi e i nuovi Stati membri. Questi ultimi, in particolare, sono alle prese con una diminuzione dei già bassi livelli di copertura contrattuale, la quasi assenza di un livello propriamente settoriale e salari minimi troppo distanti da quelli vigenti negli Stati occidentali. Uno scarto che non tende a colmarsi, e in seno al quale si insedia l’opportunismo delle multinazionali, con le loro strategie di delocalizzazione; reali o anche solo minacciate a scopi interni di ricatto.
Il primo numero della nuova collana Working Paper FDV è dedicato a un approfondimento sul ruolo delle organizzazioni sindacali in Italia nell’affrontare l’epidemia da contagio di Covid-19 nella cosiddetta Fase 1, tra l’inizio di febbraio e la fine di maggio 2020, considerando la molteplicità di interventi messi in atto per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
Pubblicato sul sito “Menabò di Etica e Economia” l'articolo di Salvo Leonardi a commento del disegno di legge del M5S sul salario minimo.
Fra ideologie giuridiche, rapporti di produzione e politiche sindacali, un excursus nell'evoluzione delle relazioni industriali italiane.
Un saggio di Salvo Leonardi, esperto di relazioni industriali nella Fondazione Di Vittorio e di Donata Gottardi, docente presso l'Università di Verona, appena pubblicato sul "European Journal of Industrial Relations".
Il pericolo è che i datori di lavoro possano non avere più alcun interesse a stipulare i contratti nazionali e scegliere soglie legalizzate più basse. Non a caso non esiste in altri Paesi come Svezia, Danimarca, Finlandia e Austria.
Prosegue l’offensiva propagandistica e mediatica del M5S contro i sindacati confederali. Dopo avere aspramente reagito alle loro critiche sulla manovra economica – anche per ciò che attiene a misure importanti ma assai mal congegnate, come il reddito di cittadinanza e quota 100 – si apre un nuovo fronte intorno alla proposta di una legge per un salario minimo orario, contrastata – a loro dire colpevolmente – dai sindacati, insieme in questo a Confindustria...
La Fondazione Di Vittorio ha partecipato, in qualità di partner, al progetto europeo CAWIE III Collectively agreed wages in Europe - Inclusive growth through wage coordination. Research on the economics and politics of wage setting in Europe after austerity.
Promosso dall'HIVA Research Institute for Work and Society (Belgio) e cofinanziato dalla Commissione europea, il progetto si è svolto tra il 2017 e il 2018, basandosi su una collaudata esperienza di collaborazione tra istituti di ricerca nell’ambito del network TURI (Trade Union related Research Institutes).
“Salari minimi contrattuali e bassi salari nelle imprese del Terziario privato” è la ricerca a cura di Lorenzo Birindelli (esperto statistico-economico del mercato del lavoro); Michele Raitano (Sapienza Università di Roma); Salvo Leonardi (ricercatore senior presso la Fondazione Giuseppe Di Vittorio).
Ecco i link ai diversi formati della pubblicazione:
Il 22 agosto del 2007 si è spento a Roma Bruno Trentin, storico dirigente del movimento sindacale italiano e internazionale, nelle cui fila aveva cominciato a militare sin da giovanissimo, durante gli anni dell’apprendistato anti-fascista, trascorsi nell’esilio francese, in cui si era rifugiata la sua famiglia, e dove era nato – a Pavie – nel 1926. Da un anno ormai viveva in condizioni estremamente critiche, da quando l’estate prima – sui sentieri delle sua amatissime Dolomiti – era incorso in un brutto incidente con la bicicletta e dal quale non si era più del tutto ripreso. Con lui se ne va una delle figure più autorevoli e affascinanti del sindacalismo europeo; un protagonista assoluto del suo tempo e leader di tante battaglie del movimento operaio, non soltanto italiano.