In occasione dell’80°anniversario dell’omicidio di Bruno Buozzi per mano nazista, la Fondazione Giuseppe Di Vittorio, la Fondazione Bruno Buozzi, la CGIL Ferrara e la Uil Ferrara dedicano un convegno all’attività sindacale e al pensiero politico del grande sindacalista nei luoghi della sua nascita e infanzia.
Storia e Memoria
Presentazione dell'Area
L’area Storia&Memoria della Fondazione Di Vittorio ha come compiti quello della valorizzazione, della divulgazione e dell’approfondimento delle vicende del movimento operaio e sindacale italiano e delle sue organizzazioni, a partire dalla Cgil. Attraverso la sua attività di ricerca, l’area Storia&Memoria della Fondazione Di Vittorio svolge un ruolo nella cura e nella quotidiana costruzione dell’identità e della cultura politico-sindacale della Cgil: la definizione di un progetto e di un profilo capaci di guardare alle sfide di questo secolo impone, infatti, la conoscenza puntuale degli elementi maggiormente qualificanti la nostra tradizione sindacale, così come una loro rielaborazione critica capace di farli vivere nei tempi odierni.
I principali assi di ricerca dell’area sono: la storia della Cgil (e del suo predecessore, la Cgdl) e delle federazioni di categorie che la compongono, con una particolare attenzione ai tornanti più rilevanti e ai nodi politico-programmatici più innovativi e maggiormente in grado di parlare all’oggi; le biografie dei militanti e dei dirigenti più illustri e significativi per l’evoluzione dell’organizzazione e della sua politica rivendicativa; la storia del lavoro, intesa come storia delle mentalità, delle culture e degli stili di vita propri di quelle classi sociali che più di altre si sono identificate con la dimensione del lavoro dipendente ed eterodiretto; la storia della diverse e variegate culture politiche hanno innervato e attraversato la Cgil, producendo un’identità e una cultura sindacale assolutamente originali e indisponibili verso classificazioni schematiche.
Più in generale, la bussola che guida l’attività dell’area è quella di una lettura dei principali nodi dell’Italia e dell’Europa contemporanee (le guerre mondiali, i fascismi, la Resistenza, la stesura della Costituzione, la costruzione dello Stato sociale e dei sistemi di Welfare) tale da assumere come angolo prospettico e come visuale privilegiata quella del lavoro, dei lavoratori e dei movimenti entro cui questi ultimi si sono organizzati. Alla base di quest’approccio, sta la convinzione che una comprensione più piena e profonda del “tutto” sia possibile solo adottando un punto di vista dichiaratamente “parziale”, ma non per questo incapace di tendere e di ricercare un interesse generale.
Ricordare Giacomo Matteotti non è solo un esercizio di memoria storica ma una necessità. Necessità di riflettere sul fondamentale agire una politica di inclusione e di giustizia sociale, necessità di non prescindere dai valori democratici e di libertà, necessità di porre il valore del lavoro come centro portante di un'esistenza dignitosa e egualitaria.
Le vicende della Brigata Maiella sono tra gli episodi più significativi della Resistenza italiana. Formazione partigiana decorata della medaglia d'oro al valore militare e aggregata alle forze militari alleate con le quali combatté fino al Emilia-Romagna e al Veneto. Un grande vanto della resistenza abruzzese che assunse un ruolo di primo piano nella Resistenza nazionale.
Nell’anno del centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti per mano di squadristi fascisti, l’Anpi e lo Spi Cgil di Frosinone Latina hanno organizzato una iniziativa ad ingresso libero dal titolo “Il tornaconto del potere. Giacomo Matteotti, oggi”. La giornalista Denise Faticante modererà un dialogo con Elena Matteotti (nipote di Giacomo) ed Edmondo Montali responsabile dell’Area
Il giorno 8 maggio dalle ore 17, in presenza a Cremona e da remoto con collegamento on line su richiesta (vedi locandina), si svolgerà l'iniziativa "Le nuove rotte delle superpotenze" in cui in dialogo col Prof.Adolfo Pepe, già Direttore della FDV
“Il secolo del Corporativismo. Il dibattito sul corporativismo nell’Europa del’900” è il titolo del convegno che si svolgerà a Roma nei giorni 18 e 19 aprile. Il convegno è organizzato da: Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice in collaborazione con la Fondazione Gramsci, l’Istituto Storico Austriaco, l’Istituto Luigi Sturzo e il Dipartimento di Scienze Giuridiche
Il 1° marzo 1944 i lavoratori delle fabbriche delle regioni d'Italia ancora occupate dai tedeschi e dai fascisti scendono in sciopero: per una settimana la grande industria italiana si ferma e così la produzione per la Germania. Epicentri del grande movimento di lotta sono le città di Torino e di Milano. Un convegno a Milano il 28 marzo ricorda questo grandissimo sciopero, a cui si calcola che abbiano partecipato solo in Lombardia
La Fondazione Di Vittorio e l’Anpi nazionale, in collaborazione con la CdL di Torino, la Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci e la Fiom nazionale organizzano per il giorno 7 marzo il convegno dal titolo “Sciopero del 1944”,Appuntamento alle ore 09.30 presso la sede della Cgil di Torino – Via Carlo Pedrotti, 5.
Nell’ambito delle celebrazioni del 50° anniversario della CES, la Confederazione Europea dei Sindacati, si svolgerà il 22 e 23 febbraio a Bruxelles una conferenza dal titolo “History(ies) of the European trade union movement: what contributions to social Europe?” Ricercatori e ricercatrici universitari/e di diversi Paesi ripercorreranno la storia del movimento sindacale europeo, e i diversi aspetti di
Si svolgerà a Pisa il pomeriggio del 16 febbraio, presso la Camera del Lavoro, l’iniziativa “Il lavoro e la storia. L’impegno della Camera del lavoro di Pisa”.
L’occasione vedrà storici e sindacalisti ragionare sul tema oggetto dell’iniziativa, con la proiezione del filmato “Pisa tessile” di Bacconi e Baroni.