Settimana nazionale degli Archivi storici Cgil
Sarà Genova la città che quest'anno è stata scelta per ospitare le iniziative che rientrano nella Settimana nazionale degli Archivi storici Cgil. Nei giorni 11 e 12 novembre infatti, si terranno in città incontri con le scuole, seminari monotematici, la mostra dei manifesti Cgil sulla pace e il disarmo “La pace sui muri” allestita ai Giardini Luzzati ad ingresso gratuito e il convegno pubblico di mercoledì 12 “Lavoro, Resistenza, Costituzione: le radici e l’attualità dell’identità della Repubblica”. Il convegno sarà trasmesso on line sul canale YT della Fondazione Di Vittorio.
La due giorni, organizzata dalla FDV insieme alla CGIL e alla CGIL di Genova, con il patrocinio del Comune di Genova, rientra nelle iniziative organizzate, pensate e gestite dalle strutture afferenti al Coordinamento degli Archivi, Biblioteche e Centri di documentazione della CGIL (per visitare la pagina dedicata clicca QUI)
Le giornate genovesi rappresentano un momento di studio, condivisione e valorizzazione del patrimonio storico documentale della Cgil con lo scopo di agevolare la fruizione del materiale a studiosi, ricercatori e fornire chiavi di lettura del presente partendo dallo studio delle fonti. L’evento conclusivo degli appuntamenti si terrà il 12 novembre con il convegno “Lavoro, Resistenza, Costituzione: le radici e l’attualità dell’identità della Repubblica”, attraverso il quale, con il contributo di studiosi, esperti e politici, saranno affrontati i temi fondanti la nostra Repubblica a partire dalla centralità del lavoro in un raffronto tra ieri e oggi.
COORDINAMENTO ARCHIVI, BIBLIOTECHE E CENTRI DI DOCUMENTAZIONE CGIL, per saperne di più:
Gli archivi storici, le biblioteche e i centri di documentazione della CGIL sono una realtà presente e molto numerosa, distribuiti lungo tutto il territorio nazionale tra categorie, camere del lavoro e strutture nazionali.
Essi compongono un sistema organizzato in coordinamento nazionale che promuove approfondimenti e iniziative su conservazione, tutela, creazione e restituzione di fonti.
Il sistema degli archivi storici, delle biblioteche e dei centri di documentazione crea sinergie e si presenta senza una distinzione netta tra tipologie di strutture, facendo maturare all’interno della CGIL una pratica improntata all’interdisciplinarietà.
La tessitura di una rete sempre più fitta di relazioni territoriali e la partecipazione a network locali ne consente la crescente qualificazione come luoghi di socializzazione, come spazi di incontri tra saperi diversi, piazze dei saperi.
Anche a livello centrale la tessitura di una rete di relazioni (aiso, aipai, sistemi bibliotecari, aamod, aiph, rete nazionale istituti per la storia della resistenza e dell’età contemporanea, fondazioni, università e centri di ricerca, istituto Luce, rete italiana di cultura popolare, singoli esperti come il noto fotografo Tano D’Amico e il compianto Alessandro Leogrande soltanto alcuni esempi) ha permesso e permette di fare emergere in forma più approfondita i tanti aspetti dei singoli temi trattati.
Le Biblioteche della Cgil, gli Archivi e centri di documentazione hanno una lunga storia di insediamento nelle sedi del sindacato: dalle Camere del lavoro alle Federazioni di categoria.
È una storia antica e moderna, che va preservata e valorizzata perché queste strutture conservano, fanno, comunicano la memoria e la storia del lavoro, di donne e uomini protagonisti e dei loro rappresentanti e dirigenti, perché aiutano a raccontare il lavoro e sono luoghi di costruzione di una diversa narrazione del passato, del presente e del futuro del lavoro; perché sono agenzie di promozione culturale delle quali vanno considerate tutte le utilità non monetarie. Si tratta insomma di un sistema in grado di collegare memoria, sapere, regole di funzionamento, integrazione e dialogo tra le generazioni e tra uomini e donne.
Il Coordinamento si riunisce periodicamente, e negli anni varie le iniziative collettive organizzate in giro per l’Italia.