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Salari e produttività in Italia

Il 24 gennaio alle ore 9,30, presso la sala L.Lama - Cgil Regionale Abruzzo si terrà l'Assemblea regionale di quadri e delegati/e giovani della Cgil Abruzzo sul tema della Questione salariale.

La nuova moda della meritocrazia

La meritocrazia come criterio di selezione degli individui al lavoro, ritorna alla moda nel linguaggio della sinistra e del centro-sinistra, dopo il 1989; ma prima ancora con la scoperta fatta da Claudio Martelli a un Congresso del PSI sulla validità di una società dei meriti e dei bisogni.La meritocrazia come criterio di selezione degli individui al lavoro, ritorna alla moda nel linguaggio d

Lavoro e conoscenza, lectio doctoralis

Ecco il testo della lectio doctoralis pronunciata da Bruno Trentin all'università Ca' Foscari, in occasione del conferimento della laurea ad honorem, il 13 settembre del 2002.

Il pericolo del trasformismo

L’orientamento assunto dalla maggioranza dei DS di indire una vasta consultazione fra i militanti del partito sulla scelta di promuovere una lista unitaria per le elezioni europee fra le forze dell’Ulivo che si dichiarassero disponibili e l’affacciarsi della prospettiva di un nuovo soggetto politico di tipo federativo coglie a mio parere una forte domanda di unità che proviene dalle più diverse

Una bibliografia ragionata dalla Cgil di Bergamo

A cura di Eugenia Valtulina (Biblioteca “Di Vittorio)

I libri di Bruno Trentin

“Proprio dalla vivida descrizione della situazione sociale a Sarnico negli anni ’60 [...] è difficile sfuggire all’impressione, per dirla con Brecht, che “il ventre è ancora fecondo” e che può ancora provocare nuove fratture e nuovi lutti anche se magari si natura assai diversi da quelli che hanno portato alla morte di Mario Savoldi. “Il ventre è ancora fecondo” se di fronte ad una lunga fase di passaggio e di profonda trasformazione delle strutture economiche, degli assetti societari, dei sistemi di relazione, contrattuali e civili, come quella che attraversiamo in questi anni di tramonto del fordismo, la società civile e le pubbliche istituzioni non si dimostreranno capaci di governare il cambiamento con nuove regole, con la sanzione di nuovi diritti e di nuove responsabilità. Il rischio che si ripetano situazioni di capitalismo selvaggio, di sottosalario, di sfruttamento della manodopera giovanile, di occupazioni precarie sottoposte al volere dispotico dell’imprenditore e che, in questo clima di ‘legge della giungla’, anche gli animi, le culture della vita quotidiana si imbarbariscano ed esprimano, innanzitutto, una sete di potere e di guadagno o, all’opposto, di sopravvivenza ad oagni costo è un rischio tutt’altro che ipotetico”
Bruno Trentin, dalla Prefazione a Cronaca di una serrata. I fatti di Sarnico (maggio 1961), di Carlo Simoncini, Quaderni della Biblioteca “Di Vittorio”, 1997

Bruno che sapeva parlare agli operai, Intervista a Cesare Damiano

Nel suo ufficio, ministro Damiano, ha portato solo due foto, una la ritrae con Bruno Trentin.

Maestro (incompreso) di concretezza, Andrea Ranieri

Bruno Trentin è stato, negli ultimi anni della sua vita, un uomo solo. Mi perdoneranno i suo amici, quelli che con lui hanno condiviso in questi anni idee e battaglie politiche, la brutalità di questa affermazione. Ma sono certo che la capiranno più di tutti gli altri.

Il paradosso che continua, Renato D'Agostini

Se una fattucchiera gli avesse detto: morirai per una caduta dalla bicicletta lui avrebbe riso, a modo suo, guardandola con ironia. Come di fronte a un qualsiasi paradosso. Pensieri che si agitano confusi davanti al feretro di Bruno Trentin in quel palazzo di Corso Italia, a Roma, dove ha passato buona parte della sua vita. E viene da sorridere perché Trentin amava i paradossi.

Eguaglianza, Riccardo Terzi

Sono stato recentemente, meno di due anni fa, con Bruno Trentin a Barcellona, per la presentazione di un libro in lingua catalana a lui dedicato, con una sua raccolta di scritti e con un saggio lucido e appassionato di un dirigente delle Comisiones Obreras, Josè Luis Lopez Bulla.

Un punto di riferimento, Sergio Cofferati

Per i sindacalisti della mia generazione Bruno Trentin è stato un costante punto di riferimento, da quando era segretario generale della Fiom nella stagione dei consigli, da lui fortemente voluta, fino a quando accettò di di dirigere la Cgil in un momento di grande difficoltà per l’organizzazione.

Nel flusso del cambiamento, Bruno Roscani

No, non voglio con questo mio scritto ripercorrere la storia politico-sindacale di Bruno Trentin nei suoi rapporti tra sapere e lavoro, tra scuola, università e ricerca e i processi di emancipazione del lavoro e nel lavoro.

Di lui avremmo oggi gran bisogno, Alfredo Reichlin

Ascoltando in questi giorni tante voci e partecipando al travaglio di una sinistra che vuole uscire dai vecchi confini per costruire una forza nuova capace di ridare al paese un futuro ho molto pensato a Bruno Trentin. Bruno protagonista della storia profonda dell’Italia repubblicana.