Il dissenso nei confronti del fascismo fu un fenomeno ampio che coinvolse in profondità il mondo del lavoro. Il disagio dei ceti popolari si espresse attraverso molteplici forme di insofferenza, comportamenti di ribellione, talora dissenso aperto, favorendo, per ristrette minoranze. la scelta dell'antifascismo clandestino. Il continuum disagio-dissenso rimase per il regime un nodo irrisolto, malgrado l'avvio delle politiche sociali. Il sindacato corporativo costituì uno strumento importante della strategia fascista di legittimazione tra i lavoratori dopo che ebbe sistematicamente distrutto l'intera rete dell'associazionismo libero. I caso di Napoli, città di consolidate tradizioni industriali, è emblematico.