“Commento dati ISTAT Occupati e disoccupati Maggio 2019”
I dati Istat di Maggio 2019 su Occupati e disoccupati, segnalano una crescita dell’occupazione (+67 mila unità su base mensile e +92 mila su base annuale), un calo della disoccupazione (-51 mila unità).
Tutto bene dunque? E’ un dato quantitativamente positivo in questo mese ma forse una lettura attenta della realtà dovrebbe tenere conto anche di altri fattori, sia di carattere qualitativo che quantitativo.
Anzitutto le ore lavorate. I dati sono per ora relativi al solo I° trimestre 2019, ma segnalano ancora un quantitativo di ore lavorate più basso rispetto al 2008 e un numero significativamente più basso di ULA. Verificheremo questo andamento con i dati del II° trimestre.
In secondo luogo, la crescita dell’occupazione è prevalentemente concentrata sulle persone di 50 anni e più (+88 mila su base mensile e +300 mila su base annuale) con una difficoltà evidente che riguarda in particolare la fascia di età 35/49 anni (-34 mila mensile e -208 mila annuale).
Si è sostanzialmente bloccato da alcuni mesi l’emersione di inattivi verso la ricerca di lavoro, fattore che, pur aumentando il tasso di disoccupazione, stava positivamente diminuendo l’anomalia italiana del più alto tasso di inattività in Europa.
Resta confermato un dato sui lavori a termine stabilmente ancorato sopra i 3 milioni di unità, così come, il part time involontario continua a crescere.
Infine il confronto con l’Europa: a maggio la disoccupazione nell’area euro è più bassa di 2,4 punti (7,5%) e nella UE a 28 di 3,6 punti (6,3%); il nostro dato resta dunque il terzo peggiore dopo Grecia e Spagna, sia in generale che per gli under 25.
Dati dunque in chiaro-scuro, incoraggianti quantitativamente nel mese di maggio, ma che restano problematici dal punto di vista qualitativo e che andranno verificati nei prossimi mesi alla luce del difficile andamento economico del Paese.
Fulvio Fammoni