Questo libro nasce per celebrare i 100 anni del Sindacato ferrovieri italiani (Sfi), che venne fondato al congresso di Roma tenuto dal 26 aprile al 1° maggio 1907, unificando le precedenti organizzazioni della categoria. Dipendenti prima da poche grandi compagnie, poi, dopo il 1905, dall’azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, i ferrovieri erano lavoratori nuovi, addetti al progresso tecnologico e inquadrati in un ambiente «paramilitare» rigidamente gerarchico, rimasto quasi immutato negli anni e ben percepibile dai berretti gallonati in uso fino a poco tempo fa. Tutti questi aspetti contribuirono a sviluppare un forte sentimento di corpo e a legare i lavoratori alla loro organizzazione sindacale, caratterizzata da una gelosa autonomia dai partiti, ma al tempo stesso espressione di un settore molto politicizzato.