La figura di Giuseppe Garibaldi riveste un ruolo particolare nella storia d’Italia. Nel libro si sottolienea la correlazione tra il mito dell’Eroe dei due Mondi e le forme di impegno sociale e politico da esso scaturite, nell’utilizzo che ne fecero i protagonisti del mondo del lavoro, nel campo associativo e rivendicativo così come sul terreno più direttamente politico e partitico.
Lungo una più che secolare vicenda storica, la Cgil e il sindacato italiano hanno ridefinito la propria identità in relazione tanto ai mutamenti intervenuti nel mondo del lavoro, passando da una società rurale a una società industriale e infine a una società dell’informazione, quanto alle istanze della cittadinanza democratica. Nel pensiero e nell’azione di Luciano Lama (1921-1996) sussiste un fecondo «corto circuito», continuamente riemergente, tra il sindacato, le trasformazioni del lavoro e la «qualità» della democrazia repubblicana. Attraverso la sua vicenda è possibile ricongiungere la storia dell’«Italia del lavoro» alla storia della Repubblica, temi che negli studi risultano ancora troppo spesso separati. Per oltre un quarantennio Lama ha impersonato le sfide del mondo del lavoro nell’Italia del secondo dopoguerra.