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Decarbonizing energy intensive industries: what are the risks and opportunities for jobs?

L’European Trade Union Institute (ETUI) intende colmare le lacune nell'analisi dell'impatto della transizione verde sull'occupazione, nella consapevolezza che i percorsi di decarbonizzazione sono stati studiati principalmente da un punto di vista tecnologico e di politica industriale, con una minore attenzione agli effetti sociali. In linea con questo obiettivo l’ETUI, che ha già pubblicato in precedenza uno studio sugli impatti della transizione sul settore automobilistico ed energetico ( https://www.etui.org/publications/books/towards-a-just-transition-coal-cars-and-the-world-of-work ),  ha recentemente intrapreso un progetto congiunto con la Fondazione europea per il clima per uno studio transnazionale sui principali percorsi di decarbonizzazione delle industrie ad alta intensità energetica (EII), settori le cui emissioni sono state a lungo considerate ‘Hard to abate’, in relazione agli effetti occupazionali attesi e alle preoccupazioni riguardo al futuro incerto di quasi 3 milioni di posti di lavoro europei.

Le industrie ad alta intensità energetica danno lavoro diretto a circa 2,6 milioni di persone e rappresentano le basi delle catene del valore critiche e strategiche per l'economia dell'UE, la cui decarbonizzazione è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica al 2050 dell’Europa.

Serena Rugiero, responsabile dell’Area Energia, Sviluppo e Innovazione della FDV, ha realizzato lo studio nazionale dal titolo “The social dimension of decarbonisation: the socio-ecological transition of the hard-to-abate industries in Italy”. Il lavoro delinea il quadro nazionale sui processi di decarbonizzazione in atto nei settori hard to abate che hanno un ruolo centrale nel tessuto industriale italiano rifornendo tutti i comparti a valle della filiera economica nazionale: il cemento, il vetro, la ceramica, la plastica, la chimica, l’acciaio approfondendo il tema della dimensione sociale della transizione ecologica. Stante le leve tecnologiche di decarbonizzazione per ogni settore, la ricerca ha analizzato i rischi sociali connessi a tali processi di cambiamento e l’insieme di pratiche nelle relazioni industriali attraverso cui le parti sociali stanno cercando di favorire la partecipazione dei lavoratori e la valutazione e il monitoraggio degli impatti sociali dei processi di transizione per promuovere una riconversione ecologica dell’industria socialmente giusta.