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Commento ai dati Istat “Occupati e disoccupati” - Settembre 2018

di Fulvio Fammoni

 

Dai dati Istat di settembre 2018 su “Occupati e disoccupati” e dalla loro proiezione sull’ultimo trimestre (luglio/settembre 2018), l’area delle persone in disagio occupazionale è in ulteriore e forte incremento.

La FDV ha diffuso -nella giornata di Lunedì 29 ottobre- i dati relativi al I° semestre 2018 dell’area della sofferenza occupazionale.

I dati attuali non sono statisticamente comparabili (produrremo appena in possesso dei microdati la statistica sui primi nove mesi del 2018) ma confermano le tendenze indicate nella nostra ricerca.  

Nel corso dell’ultimo trimestre crescono fortemente i lavoratori a termine (+3,2%, +98 mila persone), mentre calano sia gli indipendenti (- 23 mila) che particolarmente i dipendenti permanenti (- 85 mila), con un calo dell’occupazione complessiva di 10 mila unità.

Nel corso dell’ultimo mese cala l’occupazione (-34 mila unità) solo fra i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, mentre torna a crescere la disoccupazione (+81 mila).

Anche su base annua, rispetto a settembre del 2017, l’occupazione cresce fra i lavoratori a termine (+ 368 mila), mentre cala fra i dipendenti permanenti (-184 mila).

Peraltro, anche le disuguaglianze per fasce di età, contenute nel nostro rapporto, non solo si confermano ma continuano a crescere con un aumento di occupazione quasi unicamente concentrata fra gli over 50.

Continua dunque ad accelerare il processo di precarizzazione e di peggioramento della qualità del lavoro, mentre è sempre più evidente che, dare risposte a quest’ampia fascia di lavoratori, non solo darebbe loro condizioni di vita migliori ma è uno dei volani essenziali per uno sviluppo di qualità produttiva e dell’occupazione.