Con gli scioperi del marzo 1943 nelle fabbriche del nord-ovest ricompare il conflitto sociale che il fascismo aveva negato con la forza della legge, con il sindacato corporativo, con l’apparato repressivo dello Stato. Nei due anni che seguono, nel contesto della guerra “totale”, il conflitto come un flusso carsico attraversa le concentrazioni industriali più importanti del paese. Non solo Torino, Milano, Genova, ma tutti i distretti industriali connessi ai grandi centri urbani. In queste realtà la tensione tra mondo della fabbrica e chi detiene il potere si riproduce: con il governo militare di Badoglio così come con gli occupanti tedeschi e la Repubblica di Salò.
All’origine del database Cronologia degli scioperi 1943-1945 vi fu l’idea di accompagnare i testi dell’“Annale” 2015 della Fondazione Di Vittorio (poi pubblicato con il titolo di Operai, fabbrica, Resistenza: conflitto e potere nel triangolo industriale (1943-1945) – Roma, Ediesse, 2017) con una ricca Appendice dedicata alle cronologie degli scioperi avvenuti nel triangolo industriale durante la Resistenza: un’idea nata nel momento in cui apparve evidente che la ricerca stava facendo emergere una densità inattesa di agitazioni e scioperi, notevolmente superiore ai dati conosciuti.