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Secondo workshop nazionale del corso “Mind the GAP! Joint actions of workers’ organizations for bridging the gender pay gap”

Secondo workshop nazionale del corso “Mind the GAP! Joint actions of workers’ organizations for bridging the gender pay gap”

Il 21 Febbraio presso la Fondazione Di Vittorio si terrà il secondo workshop nazionale del corso “Mind the GAP! Joint actions of workers’ organizations for bridging the gender pay gap”.

Il corso rappresenta l’edizione italiana, dei due eventi formativi previsti nel progetto europeo “Mind the gap”,  guidato dal sindacato maltese GWU e del quale oltre alla Cgil fanno parte OPZZ Polonia, Usscg Montenegro, Ugs Nezavisnost Serbia e Sseri Macedonia, nonché Koz Slovacchia, Cartel Alfa Romania, Ces e Epsu, è il rafforzamento delle capacità delle organizzazioni sindacali d’affrontare, a livello europeo e transnazionale oltre che interno, le sfide legate all'uguaglianza di genere, in particolare al divario retributivo di genere, il Gender pay gap.

Come evidenzia lo studio Inps sui Divari di genere nel mercato del Lavoro, in Italia, la retribuzione media annua delle donne è pari a 17.300 € contro la media maschile di 24.500 €, differenza che si riflette anche sul versante previdenziale dove il divario pensionistico di genere su base mensile tocca il 36%.

I lavori del primo workshop, che si è tenuto il 6 febbraio, e che ha visto la partecipazione di circa 60 compagne ed alcuni compagni della Cgil che si occupano di pari opportunità, di contrattazione, di politiche europee e internazionali, sono stati introdotti e guidati da Monica Ceremigna, responsabile della progettazione europea Cgil.

Nel corso del workshop, attraverso i contributi di Esmeralda Rizzi, Politiche di genere Cgil e Federica Cochi, Presidente Apiqa Cgil, sono stati affrontati i temi dei divari di genere nel lavoro, nella previdenza e nelle professioni e analizzate le conseguenze.

La professoressa Laura Calafà, docente di Diritto del lavoro dell’Università di Verona, ha spiegato l’importanza della Direttiva europea sulla trasparenza retributiva – la 2023/970 – che, introducendo alcuni elementi nodali sulla trasparenza retributiva e sui percorsi professionali, e chiedendo agli Stati di dare concretezza alla nozione di “lavoro di pari valore”, potrebbe avere un impatto notevole nel contrasto al divario salariale di genere.

La Direttiva dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 7 giugno 2026 e prevede tra l’altro il coinvolgimento attivo delle organizzazioni sindacali nelle diverse fasi della sua applicazione.

Il secondo e conclusivo appuntamento del 21 febbraio, incentrato sul tema della contrattazione di genere, sarà coordinato da Monica Ceremigna e prevede i contributi di Esmeralda Rizzi, Elena Petrosino segretaria della Filctem Cgil, Tatiana Fazi segretaria della Fillea Cgil e Daniela Decinti della Fondazione Di Vittorio.

Per approfondire la Direttiva 2023/970 nei suoi elementi principali > https://eur-lex.europa.eu/IT/legal-content/summary/equal-pay-for-equal-work-or-work-of-equal-value-between-men-and-women-rules-on-pay-transparency.html

A questo collegamenti i materiali INPS sul divario di genere> https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/eventi-e-convegni/dettaglio-eventi-e-convegni-page.eventi-convegni.2024.divari-di-genere-il-convegno-del-civ-inps-21-febbraio-2024-.html

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