In ricordo di Pino Amari
Si è spento a Roma improvvisamente Giuseppe Amari.
Dirigente sindacale nella categoria dei bancari (Fisac), Pino, come era amichevolmente conosciuto da tutti, inizia la sua attività sindacale alla Cassa risparmio di Roma e in seguito, diviene segretario della Fisac di Roma e Lazio.
Successivamente lavora presso la biblioteca e il centro studi del gruppo bancario, sviluppando così la sua grande passione per la storia e la ricerca. E’ stato vicepresidente del Centro Studi Federico Caffè, a lungo collaboratore della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, ha inoltre partecipato alle attività del Forum economico della Cgil. Negli ultimi anni, era divenuto collaboratore della Fondazione Matteotti, dove curava la rivista “Tempo presente”.
Negli anni passati nella Fondazione Di Vittorio, si è occupato della storia economica dell'Italia, con particolare attenzione per l'opera di Federico Caffè, a cui ha dedicato diverse pubblicazioni, spesso in collaborazione con Nicoletta Rocchi, come: Federico Caffè un economista per gli uomini comuni (2007), Attualità del pensiero di Federico Caffè nella crisi odierna (2011), Parla Federico Caffè. Dialogo immaginario sulla “società in cui viviamo” (2014). Aveva inoltre curato alcune importanti raccolte di scritti di economisti o statisti come: Contro gli incappucciati della finanza (2013), La dignità del lavoro (2014); o quella su Franklin Delano Roosevelt, Guardare al futuro. La politica contro l’inerzia della crisi (2018).
Ma la sua attività in Fondazione Di Vittorio ha spaziato su diverse tematiche della storia. Ricordiamo i lavori dedicati alla Costituente (Preludio alla Costituzione, 2019), alla Loggia P2 (Loggia P2. Il piano e le sue regole, 2014), ai consigli di gestione (I Consigli di Gestione e la democrazia industriale e sociale in Italia, 2014), e anche ad alcuni protagonisti della storia del Paese, come Tina Anselmi (Le notti della democrazia. Tina Anselmi e Aung San Suu Kyi, due donne per la libertà, 2012), come Agostino Marianetti (Agostino Marianetti: un socialista della CGIL, 2019) e Bruno De Finetti (Bruno De Finetti. Un matematico tra Utopia e Riformismo, 2015).
Pino è stato un collaboratore straordinario. Sempre attivo nella ricerca, curioso, instancabile. Uno stimolo continuo alla discussione politica e culturale. Un uomo disponibile, allegro e affabile che riempiva il suo lavoro di competenza e grande umanità. Lo ricordiamo con grande affetto, stringendoci attorno alla famiglia in questo momento di dolore.