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Ricerca IRES CGIL “Il mercato del lavoro immigrato negli anni della crisi”

Ricerca IRES CGIL “Il mercato del lavoro immigrato negli anni della crisi”

 

L’IRES-CGIL anticipa alcuni risultati di un rapporto di ricerca dal titolo “Il mercato del lavoro immigrato negli anni della crisi” basato sui dati Istat del secondo trimestre 2012 (risultati scaricabili dal sito www.ires.it ). E' quanto fanno sapere in una nota il Segretario Confederale della CGIL, Vera Lamonica e il Presidente  della Fondazione Di Vittorio, Fulvio Fammoni.

L’indagine dimostra, in modo inequivocabile - spiegano -, come alla continua crescita del numero di lavoratori e lavoratrici migranti e al loro fondamentale contributo all’economia italiana, si accompagna un continuo peggioramento delle condizioni di lavoro che si sommano alle condizioni di svantaggio già esistenti. Fra cui il permanere di un grande bacino di lavoro nero e irregolare che la recente sanatoria non ha sostanzialmente intaccato. Questo peggioramento riguarda la crescita del tasso di disoccupazione, che supera il 14%; l’aumento della cassa integrazione pur essendo la maggioranza di questi lavoratori impiegati in piccole imprese.

Riguarda l’enorme espansione del lavoro precario, cresciuto solo per il tempo determinato del 67% fra il 2008 e il 2012, ma anche il continuo aumento dell’addensamento delle presenze nei lavori meno qualificati e una retribuzione media e inferiore di quasi un quarto a quelle già troppo basse di un lavoratore italiano.

Per Lamonica e Fammoni tutto ciò conferma, oltre alla crisi, una situazione inaccettabile per i diritti di queste persone e un conseguente meccanismo di dumping e ricattabilità verso tutti i lavoratori, contro cui la CGIL si batte e verso il quale le politiche del governo sono inesistenti. Iniziative e proposte che sono parte della mobilitazione della CGIL per un lavoro dignitoso e per il Piano per il lavoro concludono.