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Lavoro e Giustizia Sociale Globale

Su impulso di Lorenzo Mechi, studioso di Storia delle Relazioni Internazionali e Professore associato presso il DSPGI dell’Università di Padova, ha recentemente visto la luce l’Osservatorio interdisciplinare “Lavoro e Giustizia Sociale Globale”, luogo di riflessione e di ricerca che vede anche la Fondazione Di Vittorio (nella persona di Edmondo Montali) fare parte del suo advisory board. Obiettivo dell’Osservatorio è quello di approcciare lo studio delle politiche sociali oltrepassando il tradizionale punto di vista nazionale – dominante nella metodologia della ricerca storica e delle scienze sociali per larghissima parte del Novecento – e di assumere una prospettiva finalmente attenta a quelle interdipendenze in grado di influenzare sempre più in profondità i fenomeni sociali e le politiche chiamate a rapportarsi con essi. L’Osservatorio sceglie inoltre di affrontare queste tematiche attraverso un approccio multidisciplinare in grado di far dialogare, mettendoli a frutto, i diversi specialismi. Oggetto di studio privilegiato saranno quindi sia quei fenomeni tali da assumere oramai una portata globale, sia quelle organizzazioni e quegli organismi politici internazionali e/o regionali maggiormente deputati al disciplinamento e alla regolazione di questi fenomeni.

È evidente come si tratti di un’iniziativa che la Fondazione Di Vittorio saluta con enorme piacere e soddisfazione, essendo il sentiero individuato dall’Osservatorio tra quelli maggiormente produttivi ed efficaci dal punto di vista euristico. Lo studio e la comprensione di fenomeni quali le vecchie e nuove forme di disoccupazione, così come della legislazione volta a regolamentare i rapporti di lavoro o a intervenire sulle situazioni di povertà e indigenza, necessitano infatti tanto di una multidimensionalità che solo l’incontro e il dialogo fra le diverse discipline possono fornire, quanto di una visuale capace di andare oltre il singolo caso nazionale e prestare attenzione a tutte quelle forme di cooperazione internazionale e intergovernativa che a partire dal secolo scorso hanno visto la luce. Un percorso rispetto al quale la Fondazione Di Vittorio intende partecipare non solo come spettatrice particolarmente interessata, ma fornendo alle attività dell’Osservatorio il contributo di una più che decennale attività di ricerca e di studio. L’Osservatorio avvierà le sue attività martedì 12 ottobre, con la prima delle iniziative attualmente previste. In questa occasione, un panel composto da Devi Sacchetto, Andrea Caracausi, Andrea Sitzia e Lorenzo Mechi discuterà sulla piattaforma Zoom il volume “L’Organizzazione Internazionale del Lavoro. Cent’anni di politica sociale a livello globale” (Oil, Roma, 2020) insieme all’Autore, Daniel Maul, docente di Storia internazionale e transnazionale presso l’Università di Oslo. L’opera – traduzione italiana dell’edizione originale inglese, curata da De Gruyter – fornisce per la prima volta una ricostruzione complessiva della vicenda, ormai secolare, dell’OIL, focalizzandosi in particolare sul suo ruolo di forum e di luogo di confronto deputato ad affrontare le diverse dimensioni in cui si è articolata la politica sociale internazionale. Un volume, insomma, volto a restituire la ricchezza dei dibattiti e delle iniziative che hanno scandito la storia dell’OIL nelle sue varie fasi, dalla sua fondazione all’indomani del primo conflitto mondiale fino ad arrivare al contesto della globalizzazione e della fine di quel “consenso di Filadelfia” instauratosi in seguito alla guerra e agli accordi di Bretton Woods.

Il secondo appuntamento dell’Osservatorio, che avrà luogo sempre su Zoom il 25 ottobre, vedrà invece la discussione svilupparsi a partire dal libro di Sandrine Kott, “Organiser le monde: une autre histoire de la guerre froide” (Seuil, Parigi, 2019). Un saggio, quest’ultimo, la cui intenzione principale è quella di analizzare e ricostruire meticolosamente i processi di cooperazione internazionale tra Est e Ovest tra le fine della Seconda guerra mondiale e il disfacimento del blocco sovietico. Una prospettiva e un angolo prospettico, quelli scelti da Kott, certamente in grado non solo di arricchire la conoscenza del periodo affrontato, ma anche di innovare in profondità gli schemi attraverso cui guardare alla guerra fredda e al funzionamento delle organizzazioni internazionali gravitanti attorno all’Onu: non momento di stallo e di paralisi di queste organizzazioni, bensì fase di estremo dinamismo e di fioritura di una logica multilaterale. Dibatteranno con l’Autrice intorno a questi temi Sara Lorenzini, Laurent Warlouzet, Daniel Maul e Lorenzo Mechi.

Il terzo degli incontri attualmente previsti vedrà infine, il 7 dicembre, una conferenza di Aurelie Andry, ricercatrice post-doc presso l’Université Evry val d’Essonne, intorno al tema “Workplace democracy: a European ideal? discourses and practices about the democratization of work after 1945”. La conferenza si inserisce dentro un più ampio progetto di ricerca internazionale sui temi della democrazia economica e industriale.

Sono inoltre in corso di definizione alcuni seminari, di taglio maggiormente giuridico, volti sia ad indagare il fenomeno del capitalismo digitale, della platform economy e della regolamentazione dei rapporti di lavoro che hanno luogo al loro interno, sia a trattare le dimensioni nazionale e globale del lavoro minorile.

 

A questo link è possibile visualizzare la registrazione del primo incontro dell'Osservatorio. Iscrivendosi al canale YouTube del DSPGI dell'Università di Padova sarà inoltre possibile restare informati circa le registrazioni dei prossimi appuntamenti:

https://www.youtube.com/watch?v=YlS9toq98Lc