Flâneries urbane alla Festa della Filosofia di Milano il 19 gennaio 2020

La città richiede il nostro sguardo: se le rivolgiamo attenzione, la indirizziamo riflessivamente a noi stessi e al nostro abitare nel mondo.  Uno sguardo riflessivo - lo sguardo del flâneur o della flâneuse ad esempio - può riorientare il modo in cui immaginiamo e viviamo la nostra città ma anche il modo in cui progettiamo il suo scopo, i suoi valori, la sua bellezza, la sua etica.

La città è infatti spazio fisico e, insieme, spazio di relazioni, risonanze e corrispondenze tra la natura del luogo (il genius loci), i suoi limiti e la cultura delle sue comunità.

Lo sguardo del flâneur è uno sguardo filosofico, ed è innanzitutto teso a demistificare le narrazioni dominanti la città contemporanea: neoliberismo socialmente orientato o innovazione sociale? Crescita o sviluppo? Mobilità e accessibilità urbana in senso tradizionale o declinata come inclusione sociale? Rigenerazione urbana che faccia perno sulla sola edilizia o rigenerazione del tessuto di relazioni e del fare comunità? Mezzo per catturare consenso su progetti già decisi o progettazione partecipata?

Il tema della rigenerazione urbana, ad esempio.  Tradizionalmente si configura in un approccio di crescita urbana riduzionista e settoriale ed è intesa, quindi, a misurare attese e risultati in forma tangibile, come nel caso dei flagship project o dei progetti di rigenerazione edilizia, magari d’autore.

La rigenerazione urbana è sì uno strumento di qualificazione del patrimonio edile, pubblico e privato, esistente, ma è anche un’idea di sviluppo, di socialità, di trasformazione dei rapporti produttivi: in favore di risultati immateriali, della formazione di nuove reti e di cornici di senso comune.

Attraverso uno sguardo filosofico e amorevole rivolto alla città (e a se stessi) la rigenerazione urbana può diventare dunque uno strumento culturale e di riappropriazione dell’identità socio-territoriale.

Elena Battaglini, Resposabile dell'Area di Ricerca FDV 'Economia del Territorio', parlerà di flâneries urbane alla Festa della Filosofia, in Triennale a Milano, Domenica 19 gennaio 2020

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