La scomparsa di Aris Accornero
Con la scomparsa di Aris Accornero viene a mancare un grande protagonista degli studi sulla storia del movimento sindacale del Novecento. Nell’esprimere alla sua famiglia il più sentito cordoglio la Fondazione Giuseppe Di Vittorio lo piange e ricorda con orgoglio di averlo avuto tra i protagonisti della sua attività di ricerca, dei suoi convegni in tante importanti occasioni di approfondimento sulla storia e sui problemi di attualità del movimento operaio. Già collaboratore dell’Ires e Direttore di “Quaderni di Rassegna Sindacale”, Accornero ha da sempre concentrato le sue ricerche e i suoi lavori sui mutamenti di condizione e di senso del lavoro, dalle certezze del passato fordista alle insicurezze e all'instabilità del presente post-fordista. Il contributo di Accornero allo sviluppo degli studi sul lavoro è stato riconosciuto dall’Università di Ferrara, che nel 2000 ha deciso di conferirgli una Laurea ad honorem. Ciò che lo ha aiutato ad affrontare le problematiche dei cambiamenti del lavoro, sono state le sue esperienze dal punto di vista professionale. Nato nel 1931 ad Asti, operaio alla Fiat dal 1946 al 1957, licenziato perché comunista e militante sindacale. Nel 1959 avviene la pubblicazione del suo primo libro, "Fiat confino" cui segue la pubblicazione di svariati volumi, da "Gli anni '50 in fabbrica" a "Il lavoro come ideologia", fino al recente "San Precario lavora per noi".
Aris Accornero è un uomo che ha creduto profondamente nella centralità del lavoro in una moderna democrazia. La sua attività di studio e di ricerca rimarrà riferimento per le analisi del lavoro, sia operaio che impiegatizio, sia nelle modalità tradizionali che in quelle flessibili.