In ricordo di Massimo D'Antona
Il 20 maggio 1999 veniva assassinato a Roma Massimo D'Antona.
In una data altamente evocativa, quella della legge sullo Statuto dei Diritti dei Lavoratori, veniva ucciso dalla barbarie terrorista di sedicenti nuove brigate rosse un uomo che aveva dedicato tutta la sua attività alla causa del lavoro e del suo valore sociale, in particolare alla norme relative alla pubblica amministrazione e alla rappresentanza sindacale.
Vogliamo ricordarlo come docente, giuslavorista esperto di problemi del lavoro, uomo di sinistra, componente della Consulta Giuridica della CGIL. E ricordare il suo lavoro ancora così attuale e a cui si ispirano le proposte del sindacato per innovare le regole sulla rappresentaza in Italia.