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Cgil e Uil, Sciopero generale di 8 ore, venerdì 29 novembre, per cambiare la manovra di bilancio

Cgil e Uil, Sciopero generale di 8 ore, venerdì 29 novembre, per cambiare la manovra di bilancio

Proclamato lo sciopero generale di 8 ore per la giornata di venerdì 29 novembre, con manifestazioni territoriali.
Per la manifestazione di Roma, il concentramento è previsto alle ore 9.00 a Piazza dell’Esquilino, il corteo partirà verso le 9.30 su
Via Cavour per dirigersi ai Fori Imperiali.
La mobilitazione è stata indetta per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, considerata del tutto inadeguata a risolvere i problemi del paese, e per rivendicare l'aumento del potere d'acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali.

La Cgil ha ricevuto la solidarietà di molti sindacati europei, al link in allegato è possibile leggerne. In allegato anche il link alla pagina del sito CGIL.it con aggiornamenti in progress riguardo allo sciopero.

Cgil e Uil, Sciopero generale di 8 ore, venerdì 29 novembre, per cambiare la manovra di bilancio
Aumentare salari e pensioni
Finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici
Investire nelle politiche industriali

Il Governo ci infliggerà 7 anni di austerità con:

  • perdita del potere d'acquisto di lavoratori e pensionati causata da un'inflazione da profitti;
  • crescita della precarietà e del lavoro nero e sommerso;
  • tagli ai servizi pubblici, a partire da Sanità, Istruzione, Trasporto pubblico, Enti locali;
  • rinnovi contrattuali per il pubblico impiego che coprono appena 1/3 dell'inflazione;
  • taglio del cuneo fiscale (con perdite per molti) pagato dagli stessi lavoratori con il maggior gettito Irpef;
  • politiche fiscali che riducono la progressività e che, attraverso condoni e concordati, favoriscono gli evasori;
  • nessun intervento sugli extraprofitti;
  • peggioramento della Legge Monti/Fornero che si applicherà al 99,9% dei lavoratori;
  • insufficiente rivalutazione delle pensioni, con la beffa di un aumento di soli 3 euro al mese per le minime;
  • assenza di una politica industriale e tagli agli investimenti;
  • ritardi nell'attuazione del PNRR e nessuna strategia per il Mezzogiorno;
  • attacco alla libertà di manifestare il dissenso con il Disegno di Legge Sicurezza.

Per queste ragioni rivendichiamo al sistema delle imprese e al governo:

  • DI PRENDERE SOLDI DOVE SONO: extraprofitti, profitti, rendite, grandi ricchezze, evasione fiscale e contributiva
  • UN FINANZIAMENTO STRAORDINARIO per sanità pubblica, servizi sociali, non autosufficienza, Istruzione e ricerca
  • RINNOVO DEI CCNL PUBBLICI E PRIVATI per aumentare il potere d'acquisto, con detassazione degli aumenti
  • PIENA RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI, rafforzare ed estendere la quattordicesima
  • RIFORMA DELLE PENSIONI che superi la Legge Monti/Fornero
  • POLITICA INDUSTRIALE PER I SETTORI MANIFATTURIERI E PER I SERVIZI con investimenti per difendere l'occupazione - anche con il blocco dei licenziamenti – creare nuovo lavoro e costruire un modello di sviluppo sostenibile
  • TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA E CONTRASTO ALLA PRECARIETÀ cambiando la legislazione sul lavoro
  • RITIRO DEL DISEGNO DI LEGGE SICUREZZA e rispetto delle libertà costituzionali.
Allegati
Locandina (367.01 KB)