ISTAT segnala che nel mese di settembre l’occupazione cala (in particolare fra gli indipendenti -44 mila) e continua a peggiorare la sua qualità’ (+30 mila tempi determinati e -18 mila tempi indeterminati).

Aumenta la disoccupazione (+73 mila unità’ pari a +3% rispetto al mese precedente) che ritorna vicina al 10%, confermando il rapporto diretto con l’inattivita’ (-77 mila) con un meccanismo ormai confrontabile mese per mese.

Ma è guardando ad un periodo più lungo che la preoccupazione sulle ripercussioni del calo di produzione e della fiducia di consumatori e imprese, verso il lavoro, emerge visibilmente. Dopo la crescita, sia pur lieve, del primo semestre, la stagnazione inizia a produrre effetti negativi. Su base annua ormai la crescita dell’occupazione si avvicina pericolosamente alla soglia minima di 100 mila unità, con una perdita di ben 60 mila occupati tra luglio e settembre e con imprevedibile ulteriore abbassamento del numero di ore lavorate.
 

Fulvio Fammoni

Presidente FDV