"117mila lavoratori dipendenti in meno in un solo mese", commento ai dati ISTAT su Occupati e Disoccupati (Agosto 2022)

Per il secondo mese consecutivo l’occupazione cala, in agosto però in numero molto preoccupante.

Il dato complessivo di -74mila occupati è il risultato di una crescita di +42mila indipendenti e di un crollo di ben -117mila lavoratori dipendenti, di cui l’81% a tempo indeterminato (-95mila). L’occupazione totale resta ancora di poco sopra i 23 milioni e quella dei dipendenti i 18 milioni; ma con queste tendenze potremmo tornare già dal mese prossimo sotto questi livelli e il futuro trimestre luglio-settembre potrebbe, dopo molto tempo, avere segno negativo.

Rispetto a febbraio 2020 gli occupati sono infatti solo 56mila in più ma rispetto sempre ad allora la quota di precari è cresciuta dal 16,5% al 17,2% (+0,7 p.p.).

Su base annuale (agosto 2021-agosto 2022) i lavoratori a termine sono aumentati di ben +195mila, circa il 75% dell’aumento dei lavoratori dipendenti. Dati molto preoccupanti, che iniziano a risentire del rallentamento produttivo in atto, dati ancor più allarmanti perché il numero totale è composto prevalentemente da precari; come è noto con la fine dell’anno molti di questi contratti a termine scadranno e nelle crisi precedenti sono state le prime persone, utilizzando un aberrante meccanismo “usa e getta”, lasciate a casa. È un problema assolutamente prioritario da affrontare sia dal punto di vista dello sviluppo con interventi ed investimenti adeguati, che delle tutele per tutti i lavoratori.

Fulvio Fammoni

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